I Verdi alla Giunta di Legnano: «Basta usare a sproposito la parola sostenibilità»

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LEGNANO – Una Giunta molto più attenta al marketing della propria immagine che a politiche ambientali realmente sostenibili. È l’accusa mossa all’Amministrazione Radice dai Verdi, che dopo aver mancato l’ingresso in Consiglio comunale e l’appoggio ufficiale alla maggioranza di centrosinistra, ne sono diventati alcuni dei critici più puntigliosi per le strategie in materia di gestione dei rifiuti e non solo.

«L’abuso del termine “sostenibilità” da parte della Giunta – attaccano Alessandro Rogora e Patrizio Vigna di Europa Verde – ci sembra invece piuttosto forzato e del tutto fuori luogo. Richiama alla memoria l’azione tipica di alcune aziende che vendono prodotti pericolosi per l’ambiente e poi li commercializzano in scatole di cartone riciclato stampato con colori ecologici definendoli per questo prodotti ecologici e sostenibili. Purtroppo la confezione e il marketing non sono sufficienti».

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Dato atto che «sindaco e assessori legnanesi stanno lavorando meglio di coloro che li hanno preceduti: meglio discutere di nuove piste ciclabili che di nuovi insediamenti commerciali, anche se si definiscono gli interventi di ciclabilità “Bicipolitana” e il mantenimento di un inceneritore “economia circolare”. La sostenibilità – sottolineano Rogora e Vigna – richiede analisi, fare delle valutazioni e prendere decisioni per raggiungere una condizione di equilibrio stabile e durevole con l’ambiente in cui viviamo. Un’Amministrazione comunale può ambire a questo? Noi crediamo di si, crediamo che Legnano avrebbe potuto diventare esempio di trasformazione profonda del rapporto con il proprio territorio, esempio virtuoso di rivoluzione verde verso la sostenibilità e siamo convinti che questo avrebbe potuto diventare motore del benessere della nostra società».

A Radice & C. un 5½

Di qui l’appello all’Amministrazione arancione: «Per favore la smetta di utilizzare a sproposito il termine sostenibilità cercando di far passare interventi di (buona) gestione ordinaria come straordinari e innovativi. Abbiamo voluto aspettare un anno per dare al sindaco e alla Giunta la possibilità di dimostrare le loro capacità di progettare il futuro della nostra città in un’ottica di sostenibilità. Il risultato sono state tante parole, qualche luce (piste ciclabili) e qualche ombra (mantenimento inceneritore Accam), ma pochissima capacità di visione strategica. La nostra valutazione – concludono gli esponenti di Europa Verde – sarebbe intorno al 5 e mezzo: non una bocciatura totale perché l’allievo sta andando meglio dello scorso anno (amministrazione Fratus), ma ben lontano dall’eccellenza che la città si meriterebbe».

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