Stop ai tir e più sicurezza in via Di Vittorio: sì alle richieste della minoranza a Vergiate

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VERGIATE – Passano all’unanimità le proposte della minoranza di Vergiate. Idee, discussioni ed emendamenti. Fino a trovare un punto di incontro. Ieri, 21 dicembre, i toni non sono sempre stati pacifici in consiglio comunale. Ma se quello che conta è il risultato, allora sono tutti sulla stessa linea. Da una parte, l’ordine del giorno presentato da Romano Balzarini (Vergiate 2030), per contrastare il traffico pesante che crea disagi in centro e in alcune zone del paese. Dall’altra, la mozione di Sarah Carlini (Lista Indipendente), con la volontà – in base ai mezzi a disposizione – di individuare una soluzione che garantisca la sicurezza dei pedoni in via Di Vittorio, soprattutto all’altezza della fermata dell’autobus alla caserma dei carabinieri.

Il traffico pesante

Un pallino per Balzarini, quello del traffico pesante. In particolare, si riferisce ai mezzi ingombranti che attraversano il centro. Ma soprattutto che percorrono le zone sensibili della Sp 17 e della Sp 18. Così il primo cittadino: «Il problema c’è, infatti lo abbiamo inserito anche tra le nostre linee programmatiche». Rivedendo il testo, l’obiettivo ora è «chiedere agli organi preposti di attivare un tavolo con gli enti interessati, come Provincia di Varese e Anas, per risolvere la situazione». In questo senso, «il nodo è sempre stato il Ponte del tiro a segno, per deviare il traffico sulla Sp 47: andrebbe allargato. E faremo il possibile per portarlo ancora all’attenzione». Un tema che è stato già trattato nel corso degli anni, «da più amministrazioni». Nel 2005 era stato stipulato un accordo con Provincia, «per intervenire sulla rotonda che da Vergiate porta a Somma Lombardo e su quella della Sp17». Oltre al Ponte del tiro a segno. Ma poi nulla è cambiato. Con il governo Leorato, nel 2013, era stato riportata l’attenzione sulla questione, sfumata «perché dicevano che mancavano le risorse». Ancora niente: la situazione, ad oggi, è sotto gli occhi di tutti. Un modo, oltretutto, per specificare che «il Ponte non è di competenza comunale, quindi non si può intervenire a piacimento».

La sicurezza in via Di Vittorio

Una lavoro comune poi per la mozione di Carlini, per intervenire sulla sicurezza di via Di Vittorio. Anche in questo caso, il testo è stato leggermente emendato. «Concordiamo – ha detto il sindaco – perché effettivamente è un attraversamento problematico». E ha aggiunto: «Purtroppo i problemi sono tanti e le risorse spesso sono limitate: è difficile fare tutto e subito limitati. Ma l’amministrazione terrà presente la questione e cercheremo un una soluzione».

Divisi sulle opere pubbliche

In aula, però, il clima non sempre è stato disteso. Anzi. A fare alzare i toni, le visioni differenti su alcuni progetti inseriti nel Piano opere pubbliche. In particolare dal fronte Vergiate 2030, che lo ha definito «un programma molto povero» e «con consistenti interventi esterni che non fanno parte di un’iniziativa comunale». Al centro, ancora una volta, la posizione nettamente contraria al progetto di un centro polifunzionale. Che divide. Fino a un appunto sulle scuole De Amicis, per cui è previsto un investimento di 700mila euro: «Sommando gli interventi fatti in passato, si supera il milione di euro. A questo punto era meglio fare un polo scolastico unico, come già proposto».
A difendere l’operato dell’amministrazione, sempre Parrino: «Oltre a queste, ci sono tante altre opere inferiori ai 100mila euro. E, in ogni caso, ben vengano i soldi da enti sovracomunali, è nell’interesse del paese. E dietro c’è un lavoro fatto di progetti, partecipazioni a bandi e un grande impegno degli uffici». Sulle scuole, gli obiettivi sono chiari: «Queste abbiamo e vogliamo cogliere l’opportunità di metterle in sicurezza, soprattutto da un punto di vista energetico». Fino al centro “Vergiate vita cultura”, «un progetto che verrà finanziato ad hoc, senza togliere risorse ad altre voci: se i soldi arriveranno per questo tipo di struttura, lo faremo. Altrimenti ne prenderemo atto».

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