BUSTO ARSIZIO – BA Teatro riparte, e con la “stagione cittadina” 2022-23 il cartellone unico delle stagioni teatrali annovera ben sei sale, contro le cinque dell’epoca pre-Covid: Fratello Sole, Lux, Manzoni, San Giovanni Bosco, Sociale e Spazioteatro Alberto Caprioli. «Ma adesso abbiamo bisogno del sostegno del pubblico per dare un futuro alle sale e alle stagioni» l’appello di cui si fa portavoce Marco Bianchi, responsabile dei volontari del teatro Manzoni di San Michele, che ha ospitato la presentazione di BA Teatro. Subito raccolto dalla vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli: «Tutti devono concorrere, ora e non quando sarà tardi, a tenere aperti i teatri, che sono un patrimonio della comunità. Superando pigrizie e indugi».
Le sale teatrali
«Dopo i due anni della pandemia non pensavo di essere di nuovo qui a presentare il cartellone dei teatri – rivela la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – non solo BA Teatro c’è, ma passa da cinque a sei sale teatrali, sulle otto che “resistono” in città, qualcuna delle quali ha rischiato di non superare il momento più difficile. Tutto merito degli operatori culturali: la loro capacità e determinazione ha vinto ed è riuscita a superare gli ostacoli ardui di questo terribile triennio». Insieme, con la regia dell’amministrazione comunale, in un pieghevole unico che mostra come a Busto ci sia sempre un appuntamento per passare una serata a teatro.
Ricco cartellone
C’è la stagione di prosa della città per eccellenza, quella del teatro Manzoni, che storicamente accoglie le compagnie nazionali che vanno per la maggiore e che quest’anno vanta tra i nomi di maggior richiamo Ale&Franz, Massimo Dapporto e Paolo Cevoli, ma anche altri “big” come Teresa Mannino e Giovanni Cacioppo che calcheranno il palco di via Calatafimi prendendo in affitto la sala. E poi c’è il “gioiellino” made in Busto dello Spazioteatro Alberto Caprioli, il cosiddetto Palkettostage che produce e propone spettacoli in lingua originale portati in giro in tutta Italia per il pubblico delle scuole (per 120mila spettatori in tutta la stagione). E ancora, “il teatro civico” di Busto, il Sociale che tra lirica, sinfonica, spettacoli di prosa (Sabina Guzzanti, Ettore Bassi, Elio e Maria Grazia Cucinotta tra i nomi pi in vista) e giornate pirandelliane propone un cartellone di assoluto spessore. Fino alle stagioni di qualità del San Giovanni Bosco a Sant’Edoardo, del Lux a Sacconago (in cui spicca una serata-omaggio all’indimenticata “Lillina” Fontana) e la new entry del Fratello Sole, ai Frati, per ora con un solo appuntamento di teatro sacro.
Offerta eterogenea
Sale diverse, che coprono tanti quartieri differenti, dove rappresentano anche «un presidio contro il degrado», ciascuna con una sua specificità che rende l’offerta dei teatri di Busto aperta ad un ampio ventaglio di gusti e di esigenze. L’amministrazione comunale ci crede e non si tira indietro, ricordando che in tempo di pandemia «il contributo ai teatri è stata l’unica cifra che non è stata ridotta, anzi aumentata di poco, con criteri adeguati al periodo – sottolinea Maffioli – nel quale molti teatri hanno approfittato per rinnovarsi dal punto di vista strutturale».
Segnali di speranza
Al di là di un’incertezza palpabile e di un appello al pubblico a stare vicino ai teatri, qualche segnale di speranza c’è. Al Fratello Sole ad esempio raccontano di «un ritorno al cineforum» dopo il periodo Covid in cui «i figli non lasciavano uscire di casa i genitori», mentre Cetti Fava, anima dello Spazioteatro-Palkettostage, ricorda che «dopo la tragedia economica del 2020, con l’annullamento di 250 recite con prenotazioni al completo, che ci aveva fatto piangere pensando che avremmo perso tutto il nostro lavoro, siamo ancora qua. Con una stagione ridotta a tre spettacoli, intitolata “Sogni”, ma con una tournèe da 250 date. Perché il nostro sogno è riprendere il lavoro e portare i nostri allestimenti sui palcoscenici di tutta Italia».