Il comitato di Borsano: «C’è da spostare la centralina». Il Comune risponde picche

Il modello della centralina outdoor che verrà installato a Busto

BUSTO ARSIZIO – A Borsano scoppia la polemica sulla collocazione della centralina per la misurazione della qualità dell’aria. “Quella centralina là devi metterla qua”: non è una citazione di una celebre hit di fine anni ’80 di Francesco Salvi, ma, in sintesi, la posizione di Adriano Landoni, del comitato ecologico di quartiere, che chiede di piazzare l’apparecchiatura finanziata da Neutalia in piazza Gallarini piuttosto che vicino all’inceneritore di Strada per Arconate. Da palazzo Gilardoni però arriva una risposta negativa: «Non decide il comitato – ribatte il delegato all’ecologia Orazio Tallarida – l’amministrazione ha recepito le indicazioni della commissione territorio e dei tecnici e ha stabilito la collocazione delle centraline».

La protesta del comitato

Il comitato ecologico “Inceneritore e Ambiente” di Borsano parla di «forti proteste dei Borsanesi – si legge nella nota diffusa dal portavoce Adriano Landoni – nonostante le preoccupazioni per l’inquinamento dovuto all’inceneritore Neutalia non è stata assegnata dall’amministrazione comunale di Busto Arsizio una centralina base per misurare l’inquinamento in piazza Gallarini. I Borsanesi non devono sapere cosa respirano». Per Landoni & C. sulle sei centraline pagate dalla società che gestisce l’ex Accam «è stata fatta una scelta autoritaria dall’ufficio ambiente-ecologia e Polizia Locale. Chiediamo a Neutalia che ha come filosofia l’apertura verso il territorio e gli stakeholder e dei sentimenti della gente, di prendere atto se il comune di Busto A ha rispettato i criteri richiesti di decisione nella posizione delle centraline e di verificare se ci sono le condizioni per finanziare questo vergognoso progetto gestito in modo autoritario senza tener conto dei principi base di condivisione richiesti da Neutalia più volte, promettendo la centralina in piazza don Gallarini a Borsano».

Il Comune risponde picche

«Quando in commissione territorio una funzionaria ipotizzò di non localizzare una centralina nella zona dell’impianto, ci fu chi protestò» ricorda il consigliere delegato al verde e all’ecologia Orazio Tallarida, difendendo la delibera di giunta che ha stabilito il posizionamento delle centraline, iniziativa che peraltro risponde ad una richiesta fatta dalle opposizioni nella passata consigliatura. «Sulla base di queste indicazioni e di quelle emerse in un tavolo tecnico convocato dall’ufficio ecologia sono state fatte queste scelte e non vedo perché questa decisione debba essere rivista prima ancora di vedere le centraline funzionanti». Nulla di definitivo: «Come abbiamo già detto e ribadito, gli apparecchi per la rilevazione della qualità dell’aria sono rimovibili, quindi dopo il primo anno di campagna di raccolta dati la loro collocazione potrà essere eventualmente rimessa in discussione sulla base delle valutazioni che verranno fatte, anche raffrontando i dati emersi con quelli ufficiali di Arpa».

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