Il comitato non molla: stop all’ospedale unico Busto/Gallarate. Critiche al Pd

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La planimetria del futuro ospedale previsto a metà strada tra Busto Arsizio e Gallarate

BUSTO ARSIZIO – Un altro no alla realizzazione del nuovo ospedale tra Busto Arsizio e Gallarate. Un no che arriva dal comitato Stopospedale unico all’indomani del mancato dibattito sulla questione in consiglio comunale a Busto Arsizio. Un no che, questa volta, pone l’accento anche sull’atteggiamento ambiguo (secondo il comitato stesso) del Partito democratico. Ecco la lunga nota inviata ai giornali.

Il 26 marzo si è tenuto il consiglio comunale a Busto Arsizio. Nonostante la mozione avanzata da parte dei consiglieri del Partito Democratico e del consigliere Cascio di Progetto in Comune di promuovere il ripristino del finanziamento per la sanità territoriale ed assicurare la conferma del finanziamento di 440 milioni per gli interventi previsti per il rilancio dell’edilizia ospedaliera del territorio che seguiva i dubbi e le ambiguità emerse sulle disponibilità dei fondi a disposizione per il finanziamento del nuovo Ospedale Unico emersi negli ultimi giorni, nessuna discussione si è tenuta durante la seduta.

Mancano 220 milioni

Proprio il 15 marzo scorso, infatti, il consigliere regionale del Partito Democratico Astuti, durante una conferenza stampa, ha denunciato che potrebbero mancare i soldi per la realizzazione del nuovo Ospedale Unico. Il governo avrebbe infatti eliminato 220 milioni destinati alla sua realizzazione. Questi soldi mancherebbero in seguito ai tagli di 1.200 milioni per la sanità a livello nazionale operato dal governo Meloni poiché non investibili in quanto progetti in cui impiegarli sarebbero da realizzare entro il 2026, come previsto dal Pnrr, ed i tempi non sarebbero perciò sufficienti. Candiani, deputato leghista, ha risposto dicendo che si tratta di una menzogna; i soldi, sostiene, ci sono perché non si troverebbero più nel “calderone” del Pnrr, ma sarebbero stati riposizionati dove erano fino dall’inizio, cioè a disposizione per il finanziamento del nuovo Ospedale Unico.

Cosa sta succedendo?

Il PD di Busto Arsizio congiuntamente alla lista civica Progetto in Comune, al fine di scongiurare la cancellazione dei fondi, ha successivamente depositato una mozione che porti all’abrogazione della norma nazionale che ne prevede il taglio. Non vogliamo entrare nella polemica tra PD e Lega, vogliamo rilevare qualcosa che ci sembra più importante. Cosa sta succedendo esattamente? C’è nell’aria un reale cambiamento delle posizioni delle forze politiche circa il nuovo Ospedale Unico? Solo qualche anno fa il progetto per la costruzione del nuovo ospedale era stato accolto positivamente dallo stesso Partito Democratico che non aveva rilevato alcuna criticità. Non si era fatto accenno al fatto che questo progetto avrebbe comportato, di fatto e da subito, l’abbandonato ed il declino dei due ospedali esistenti, limitando fortemente la loro capacità di fornire un adeguato servizio sanitario alla popolazione del territorio, allungando le liste di attesa, chiudendone i reparti, intasandone i due pronto soccorso incapaci di accogliere adeguatamente le emergenze.

Le conseguenze

Nulla è stato detto circa la sorte dei lavoratori, medici, infermieri ed addetti ai servizi che a fronte del degrado degli attuali ospedali si sono trovati a lavorare in una difficile situazione e non a caso abbandonano le due strutture per trasferirsi altrove. Nemmeno una previsione sul loro futuro lavorativo. Se siamo ora in questa situazione le responsabilità sono evidentemente anche di chi non ha rilevato da subito cosa sarebbe accaduto, puntando invece tutto sulla realizzazione del nuovo ospedale visto come la soluzione unica, adatta a fornire un migliore servizio sanitario. Già da subito, però, contro questo progetto si erano levate da parte dei cittadini delle critiche. Alla popolazione del territorio la faccenda non sembrava così chiara e scontata, si erano avanzati dubbi sul numero effettivo dei futuri posti letto, inferiore a quello complessivo dei due attuali nosocomi, sulle capacità di far fronte alle emergenze di un unico pronto soccorso, sulla collocazione della nuova struttura in una zona particolarmente trafficata e critica e che oltretutto sacrificherebbe un’importante area verde al confine tra Busto e Gallarate.

L’accordo di programma

Eppure, nonostante ciò, il 24 ottobre scorso si è arrivati a firmare l’accordo di programma e questo anche in seguito ad un singolare comportamento del PD che se al consiglio comunale tenutosi a Gallarate il 28 settembre 2023 ha votato contro l’accordo, nel consiglio tenutosi a Busto lo stesso giorno si è astenuto, lasciando di fatto solo il consigliere Cascio a rilevare quanto di negativo ed ideologico ci fosse nella volontà di portare avanti a tutti i costi la realizzazione del nuovo ospedale. Si può obiettare che in consiglio la maggioranza avrebbe avuto comunque i voti per procedere, ma l’astensione del PD in quella seduta del consiglio, a cui avevano partecipato anche molti cittadini che attraverso striscioni e cartelli esponevano tutto il loro dissenso, è stata indicativa di una certa ambiguità.

Riqualificare l’esistente

Ora ci viene detto che mancano i fondi. Noi del comitato Stopospedaleunico l’assurdità di questa situazione la denunciamo dal momento della nostra costituzione. Che il nuovo ospedale avrà meno posti letto lo abbiamo detto, che la sua collocazione sia inopportuna pure. Soprattutto abbiamo messo in luce la situazione oltremodo difficile degli attuali ospedali, in cui vengono chiusi i reparti, in cui manca personale, con i relativi pronto soccorso al collasso. Abbiamo sottolineato come sia necessario agire immediatamente nella riqualificazione degli attuali ospedali per dare una risposta il più rapida ed efficiente ai bisogni della popolazione in materia di salute. Abbiamo pure sottolineato come una buona sanità debba essere territoriale e diffusa e non debba avere come unico punto di riferimento la struttura ospedaliera. Una buona sanità necessita anche di accurate indagini epidemiologiche e della tutela dell’ambiente in cui i cittadini vivono. Non ci pare che su questo fronte si stia facendo molto e che ci siano proposte rilevanti.

Le aspettative

A fronte delle difficoltà che la sanità sta attraversando in questo momento ci aspettiamo dalle istituzioni una risposta diversa. Ribadiamo innanzi tutto che la sanità debba essere innanzi tutto pubblica ed efficiente. Proporre una mozione per sbloccare i fondi per il nuovo ospedale non crediamo sia una proposta efficace. Si ritorna sempre all’idea che il nuovo ospedale unico sia la soluzione ai problemi della sanità sul nostro territorio. Ribadiamo quanto sia necessario invece rimettere in sesto gli ospedali esistenti, riaprendo i reparti riassumendo personale al fine di fornire un servizio efficace. Puntare sul nuovo ospedale e lasciare che collassino gli attuali significa di fatto spingere nel frattempo i cittadini a far ricorso alla sanità privata, privandoli di quello che è un diritto costituzionalmente riconosciuto, ovvero quello di curarsi indipendentemente dal reddito, oppure, se informati, fare ricorso attraverso gli sportelli salute presenti sul territorio (devono cioè ribadire un loro diritto di cui sarebbero altrimenti privati).

La “sanità d’eccellenza”

Come comitato Stopospedaleunico ribadiamo la necessità di una più completa e sensata azione sulla sanità. La “sanità d’eccellenza” tanto sbandierata da Formigoni e Maroni si è rivelata per quello che è: una sanità pubblica sempre meno efficiente, con liste di attesa sempre più lunghe e meno posti letto, per contro sono cresciute le strutture private, anche grazie ai fondi pubblici, ed è aumentata l’offerta di cura al loro interno. Le strutture convenzionate, che avrebbero dovuto offrire ai cittadini quei servizi in cui il pubblico aveva difficoltà, hanno di fatto sottratto fondi che si sarebbe dovuti investire diversamente ed ormai hanno anch’esse lunghe file di attesa. Pensare che l’ospedale unico sia la soluzione è quanto meno ingenuo. CORRIAMO IL RISCHIO DI TROVARCI NEI PROSSIMI ANNI CON DUE OSPEDALI COMPLETAMENTE INEFFICIENTI, UN NUOVO OSPEDALE IRREALIZZATO, MA UNA VASTA OFFERTA DI CURA NEL SETTORE PRIVATO A CUI ACCEDERA’ SOLO CHI AVRA’ LA POSSIBILITA’.

Comitato stopospedaleunico

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