Il Covid non ferma il turismo: lago Ceresio è tra le mete preferite

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CERESIO – Non c’è Covid che tenga, quest’estate sul lago di Ceresio si è registrato un boom di turisti, con un aumento del 30% a luglio e del 60% ad agosto. Una controtendenza che ha stupito gli stessi esperti del settore, che si aspettavano un’estate buia, eppure i dati della Camera di Commercio dipingono un quadro più positivo.

La meta più ambita d’Europa

Nell’anno nero del turismo, la provincia di Como e quella di Varese, con i suoi laghi alpini, restano la meta più ambita d’Europa. Ebbene sì il Lago di Como e il Lago Ceresio, in questi mesi di pandemia sono riusciti a continuare a catturare l’attenzione di molti turisti che non hanno rinunciato a spostarsi anche solo per una vacanza mordi e fuggi.

Meglio fare le vacanze vicino a casa

Prossimità è stato e sarà il messaggio che si intende lanciare proprio in questi mesi. Perché tra frontiere chiuse, timore dei contagi e la paura di restare bloccati o dover affrontare un’altra quarantena, gli italiani stanno trovando destinazioni a pochi chilometri dalla propria residenza, proprio come soluzione per un turismo alternativo.

Aumentano i turisti ai laghi

La conferma arriva dall’Ufficio studi e statistica Camera di Commercio di Varese su dati provvisori Ross1000, Polis del 2020 che nello scorso luglio hanno registrato un aumento del 30,2% rispetto allo stesso mese nel 2019. E come se non bastasse, questo aumento è raddoppiato in agosto, toccando quota 62,9%.

La permanenza media nel mese considerato per antonomasia dedicato al relax,  è stata del 2,4 giorni per gli italiani e del 2,5 giorni per gli stranieri. Per completare il quadro turistico, i pernottamenti da parte degli italiani sono stati del 24%, mentre per quelli stranieri del 76%.

«Certo, non è stata una stagione semplice, ma dalle previsioni nere siamo riusciti a spingere sull’acceleratore e i paesi del nostro lago sono stati letteralmente presi d’assalto durante tutto il periodo estivo», spiega Massimo Mastromarino, presidente dell’autorità di bacino lacuale del Ceresio, Piano e Ghirla.

Dobbiamo continuare così

«Gli sforzi di quest’anno però non devono dissolversi – continua Mastromarino – e l’ente che rappresento sta lavorando proprio in questa direzione: promuovere il Ceresio e attraverso una diversificazione dell’offerta turistica, offrendo pacchetti dedicati e, soprattutto, mettendo a sistema le bellezze del territorio. Solo lavorando in sinergia e con grande determinazione riusciremo a creare una rete di servizi studiati per una clientela sempre più esigente e alla ricerca del bello, di esperienze uniche».

Il Salone dei viaggiatori

Effettivamente il Ceresio ha tutto: vacanze all’aria aperta, con i campeggi, gli hotel per tutte le esigenze, le camminate, i percorsi religiosi, il trekking, gli sport d’acqua e quelli più estremi. E in quest’ottica, «la vetrina de I Viaggiatori è sicuramente una buona opportunità per scovare nuovi esploratori e per avvicinare al territorio il maggior numero di persone».

Sarà proprio questo il tema che verrà discusso dal 28 ottobre al 1 novembre 2020 al polo fieristico di Lugano con la 18esima edizione del Salone dei viaggiatori, una vetrina internazionale per promuovere le destinazioni turistiche. Per la prima volta il lago di Como sarà presente con il lago Ceresio in un unico stand che ha proprio l’obiettivo di promuovere i territori alpini a un parterre internazionale, ma anche stanziale perché, molto spesso, si parte alla ricerca di novità percorrendo chilometri e chilometri, senza dare importanza o senza approfondire quelle chicche di cultura, storia, vicino a casa, ma soprattutto quei paesaggi che, di per sé, sono una cartolina naturale.

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