Il Movimento per la vita consegna Alla Robur et Fides la “Lettera del grazie”

VARESE – Alla Robur la “Lettera del grazie”, consegnata alla società varesina dal Movimento per la vita. La cerimonia di consegna è avvenuta questa oggi, domenica 20 febbraio, con la partecipazione delle associazioni che aderiscono alla rete “Insieme per la vita”, promotrici delle iniziative culturali e spirituali del Mese per la vita.

La lettera della riconoscenza

Giunta all’undicesima edizione, l’iniziativa rappresenta il riconoscimento e l’espressione di gratitudine da parte del Movimento per la vita nei confronti delle persone o delle organizzazioni le quali, nello svolgimento delle loro attività, ogni giorno promuovono e difendono il valore della vita umana. La “lettera” è stata consegnata da Susanna Primavera, componente del consiglio direttivo della sezione cittadina del Movimento per la vita, a Stefano Trombetta, segretario e consigliere dell’associazione sportiva di via Marzorati, nel corso della celebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale di Santa Teresa di Gesù Bambino del rione delle Bustecche presieduta dal cappellano dell’ospedale pediatrico “Del Ponte”, don Michele Robusti.

Alla cerimonia di consegna del riconoscimento hanno partecipato, tra gli altri, anche la presidente della sezione cittadina del Movimento e centro di aiuto alla vita, Vittoria Criscuolo, accompagnata da Antonella Deligios e Daniela Zetta in rappresentanza, rispettivamente, delle associazioni “Difendere la vita con Maria” e “Divina Misericordia”. Presenti, inoltre, Adalberto Tessarolo, storica figura della dirigenza roburina, e il responsabile della sezione “nuoto” della Robur, Oscar Veronese.

Robur, scuola di vita per giovani

Nella “lettera” consegnata al dirigente roburino, le associazioni di “Insieme per la vita” hanno espresso il loro «grazie profondamente riconoscente per aver saputo proteggere nel tempo, con serietà, professionalità e cura, tutti coloro che, ad ogni età, amano lo sport e il nuoto, frequentando le sue strutture sportive». Nel testo della “lettera” è stato inoltre sottolineato lo stile di relazione con i giovani adottato dai dirigenti e dai tecnici della società sportiva, che quest’anno festeggia il 120esimo anniversario di fondazione.

Una particolare menzione è stata inoltre riservata al progetto attivato circa tre anni fa, in collaborazione con la divisione di neonatologia dell’ospedale “Del Ponte” e l’associazione “Tincontro”, e curato dalle istruttrici e psicomotriciste Michela Armigliato e Chiara Canziani che offre ai bambini nati prematuri la possibilità di recuperare i deficit motori e respiratori determinati dalla nascita prematura attraverso la pratica natatoria accompagnata dalla musicoterapia.

Dopodomani, martedì 22 febbraio, alle 20.45 nel salone centrale dell’oratorio di Bizzozero, in piazza Sant’Evasio, il calendario del “Mese per la vita” propone un incontro al quale parteciperà il responsabile della comunità pastorale “Beato Don Carlo Gnocchi” e responsabile della Caritas decanale, don Marco Casale, che parlerà della posizione della Chiesa nei confronti dell’aborto. Molto attesa, inoltre, anche la testimonianza di una ragazza diciottenne, Laura, che racconterà la sua esperienza personale di fronte all’alternativa di portare a termine una gravidanza o di abortire.