Il «primo giorno di scuola» dei parlamentari varesini a Roma. Bossi c’è

ROMA – Emozionati «come al primo giorno di scuola». Inizia la legislatura per i sei parlamentari varesini eletti alla Camera e al Senato. Per cinque di loro una riconferma, per uno solo, Andrea Pellicini, il debutto. Tra le immancabili foto-ricordo e il clima della “prima”, subito nella mischia con la controversa elezione di Ignazio La Russa presidente del Senato e le tensioni che l’hanno accompagnata.

Bossi «contro lo sfascio della Lega»

Ai giornalisti ha detto di essere «emozionato come al primo giorno di scuola, è sempre un piacere». Umberto Bossi, a 81 anni appena compiuti, torna alla Camera per la settima volta: è la sua nona legislatura dalla prima del 1987 al Senato, grazie al riconteggio che gli ha consentito l’elezione nel collegio plurinominale di Varese. «Adesso purtroppo c’è l’economia che non va, quindi la prima soluzione, e anche per tutta la legislatura, sarà la soluzione alla crisi economica» le parole del Senatur in Transatlantico, dove era accompagnato dal figlio Renzo. «Sì, ho fatto il Comitato del Nord – ammette Bossi – ha il compito di mettere sulla retta via e di evitare lo sfascio totale della Lega. L’ho fatta io e mi dispiaceva di vederla distruggere».

Giorgetti: «Confuso ma Allegri»

Non si sbilancia, come sua abitudine, Giancarlo Giorgetti, rieletto alla Camera per la settima volta e in corsa per il prestigioso incarico di ministro dell’Economia. Ai giornalisti che gli chiedevano se fosse stato “tirato in mezzo” tra Meloni e Salvini se l’è cavata con una battuta: «Visto che avevo detto che mi hanno offerto la panchina della Juventus la battuta è che sono confuso ma Allegri».

Pellicini nel nome di Ambrogio Rossi

Andrea Pellicini e Andrea Mascaretti

Unico debuttante varesino, Andrea Pellicini di Fratelli d’Italia, che entra alla Camera dopo le due legislature di suo padre Piero al Senato. «Ho pensato molto in questi giorni a tante cose, ma non riuscivo a trovare un unico filo conduttore – le prime parole dell’ex sindaco di Luino – poi ieri la notizia della morte di Ambrogino Rossi, grande Sindaco di montagna, mi ha chiarito le idee e rasserenato. Il suo esempio di servizio per la cosa pubblica e per la sua terra, la nostra terra, l’Italia e il bellissimo territorio in cui viviamo, sarà sempre lì a brillare come una stella polare».

Alfieri celebra Segre

Riconferma al Senato per Alessandro Alfieri, Pd: «Come ogni nuovo inizio, in parte emozionato, in parte desideroso di riprendere a pieno ritmo il lavoro istituzionale e sul territorio. Questa volta lo farò dall’opposizione. Con la passione civile che ci ha trasmesso ancora una volta una donna straordinaria che ha attraversato le tragedie del ‘900 e ancora una volta ci ha impartito una lezione magistrale. Onorato di poter fare ancora un pezzo di strada con Liliana Segre».

Gadda: «Centrodestra diviso»

È già sul pezzo rispetto alla situazione in Senato Maria Chiara Gadda, che torna alla Camera in rappresentanza del Terzo Polo Azione/Italia Viva: «Emergono già le divisioni nel centro destra dopo l’elezione di Ignazio La Russa al Senato, vediamo come nelle prossime ore si supererà lo stallo per l’elezione del prossimo presidente della Camera e le caselle da riempire al governo con le aspettative della Lega e di Forza Italia (o di Licia Ronzulli…)».

Candiani: «Non spaventatevi»

Trasloco dal Senato alla Camera per Stefano Candiani, rieletto per la Lega per la terza legislatura. Sui social sta documentando tutto con una serie di dirette, dall’ufficio appena lasciato a Palazzo Madama all’aula tra una chiama e l’altra. Ai suoi elettori ricorda: «È un momento di tensioni e aspettative, ma non c’è da spaventarsi, anche se lo descrivono in modo più colorito di quel che effettivamente è».

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