LEGNANO – L’idea è di quelle semplici, che conquistano per la simpatia. E ha come obiettivo “tutti al mare”, anche chi non può permetterselo, perché non resti solo il ritornello di una canzone di stagione. Talmente carina che all’esordio la appoggiò anche un consigliere della controparte politica, fatto più unico che raro in una maggioranza che qualcuno vede fatta di “soldatini” votati alla rigida obbedienza agli ordini di scuderia.
Quest’anno ha fatto il bis. Così ieri, domenica 24 luglio, è partito da Legnano il secondo “pullman del mare” organizzato dalla Lega Salvini Premier (nelle foto). Un “passaggio” per la riviera più vicina, quella ligure, a chiunque abbia bisogno, nostalgia o semplicemente voglia. Di uscire dalla torrida gabbia di cemento e asfalto cittadina, di passare una domenica diversa, di sentirsi in vacanza almeno una volta in tutta l’estate trascorrendo una giornata sotto l’ombrellone-one-one, comodamente portato a destinazione in pullman. Con lo spirito di uno studente in gita e rincorrendo Gabriella Ferri e Giuni Russo.
Tante adesioni. Ma Radice non sale
Grande la soddisfazione degli organizzatori, che quest’anno hanno visto raddoppiare le date (10 e, appunto, 24 luglio) ma anche i pullman. Segno che l’iniziativa piace, funziona e trova nuovi aderenti, pronti a salire a bordo con costume, panini e telo mare nello zaino. «Tante sono state le adesioni – commenta la consigliera comunale Daniela Laffusa – che per non deludere i legnanesi siamo stati “obbligati” a chiedere all’operatore di mettere a disposizione un secondo mezzo, andato esaurito in due giorni. È questa la politica che ci piace e che cerchiamo sempre di mettere in campo: fatti non parole. Un grazie speciale alle oltre 160 persone che hanno partecipato, rendendo questi due giorni un vero successo».
Nel constatare la buona riuscita della sua idea, la Lega cittadina non manca di ricordare che ad essa non ha dato il proprio sostegno la giunta Radice, «motivato solo da “no” ideologici. Peccato cara giunta, ennesima occasione persa». £ già si guarda all’anno prossimo. Per un’altra estate al mare. Mentre c’è chi chiede di estendere l’iniziativa alla montagna.
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