GALLARATE – Ha una nuova casa il Movimento5stelle di Gallarate, sfrattato dalla Cuac di Arnate lo scorso febbraio per la vicinanza con la Lega, alleata di governo a Roma, elemento considerato incompatibile con gli ideali dello storico spazio di sinistra. Un aperitivo questa sera 30 marzo ha inaugurato la nuova stagione dei grillini gallaratesi all’interno dei locali di via Liberazione 9 messi a disposizione dalla Unione cooperativa cajellese. Qui si ritroveranno da ora in poi per continuare la loro attività politica, al momento in città ancora extraconsigliare dato che nel 2016 decisero di non correre alle Amministrative vinte da Andrea Cassani.
Antifascisti a parole
Fu Niccolò Invidia, deputato del M5S, a denunciare l’espulsione dalla Cuac. Ospite questa sera a Gallarate insieme al parlamentare Riccardo Olgiati e alle due eurodeputate Eleonora Evi e Tiziana Beghin, torna su quella vicenda. «Fu un atto illiberale e inaspettato. E’paradossale che degli antifascisti si siano comportati in maniera opposta: cacciare un gruppo politico non è accettabile».
Un sindaco a 5 stelle
Le elezioni Amministrative del prossimo 26 maggio saranno l’occasione per avere il primo sindaco a 5 stelle della provincia di Varese? «Stiamo lavorando per vincere», spiega Invidia, annunciando che su 80 Comuni al voto i grillini saranno presenti in circa 10. Gli occhi sono puntati in particolare su quattro realtà (Fagnano, Olgiate, Samarate e Malnate), di cui una già approvata dalla piattaforma Rousseau e tre ancora in fase di certificazione. E poi c’è Cardano al Campo («Ci stiamo provando, sarebbe fantastico trovare la quadra anche lì») e altri Comuni dove singoli rappresentanti saranno presenti in liste civiche. Se il nazionale ha vietato alleanze al primo turno, anche in caso di ballottaggio nelle realtà sopra i 15mila abitanti non ci saranno accordi con la Lega sulla falsariga del governo gialloverde. Invidia è categorico: «Lo escludo»