Più spazio e più soldi: alla Juve la “patata” bollente Kean

Per tanti è già il nuovo Drogba, per altri è la copia di George Weah. Per Mino Raiola, che ne cura gli interessi, Moise Kean è il nuovo gioiello sul quale puntare. La gallina d’oro da cui guadagnare la prossima lauta commissione. Un nuovo bimbo prodigio da lanciare sul palco del calcio italiano. Mino Raiola, il suo mentore, chissà a chi lo paragonera’: se Donnarumma è un prezioso quadro di Modigliani, Kean cosa sarà mai? Un Giotto? Di sicuro è già un caso. Con un solo anno di contratto alla scadenza (30 gjugno 2020) il problema del rinnovo per la Juve è molto serio. Per vari motivi. Innanzitutto il giovane rampante legittimamente scalcia perché crede di meritarsi una maglia da titolare. Ha fatto intravedere potenzialità sorprendenti e sconfinate, ma pretendere ora la titolarità in una squadra che gioca per i scudetti e coppe forse è azzardato. Ha ragione ad aspirare a una maglia da titolare, ma magari sarebbe più opportuno partendo da una squadra che gioca per obiettivi più bassi. Dopotutto resta un diciottenne: va bene, spazio ai giovani, ma andiamoci piano. Due gol in una partita di campionato e la prima perla in Azzurro danno una dimensione prospettica affascinante, ma non tale da giustificare adesso un ruolo centrale in una squadra come la Juve e neppure un super ingaggio da nababbo. Si parla di una richiesta fantomatica plurimilionaria. Sembra di rivivere una situazione simile a quella di Donnarumma. Con l’aggiunta di un ruolo chiave in maglia bianconera. Il fatto che manchi solo un anno alla scadenza è un aggravante. Motivo per cui c’è da fare in fretta. Risolvere l’inghippo non sarà semplice. Un’alternativa potrebbe essere prolungare il contratto a cifre più robuste spedendo il ragazzo in prestito in una squadra di media classifica per vedere se è già pronto per salire di livello l’anno successivo. Titolare alla Juve.

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