La multinazionale Emerson chiude a Rescaldina e delocalizza: in 120 a casa

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RESCALDINA – Esplode improvvisa e inattesa la crisi dello stabilimento di Rescaldina della multinazionale americana Emerson. L’ex Raimondi valvole (nella foto) chiuderà i battenti, lasciando a casa i 120 dipendenti: la proprietà ha deciso di delocalizzare il reparto forgiati in Germania e quello fusioni in Malesia. Alla base della drastica decisione vi sarebbero i costi divenuti insostenibili dell’energia.

Venerdì corteo dei sindacati

L’annuncio è stato dato dall’azienda ieri pomeriggio, martedì 8 febbraio, durante una riunione con i sindacati. Questi hanno annunciato per venerdì 11 un corteo di protesta dalla fabbrica al municipio.

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