La sorella dell’ex sindaco Rosa: «Cari lonatesi avete voltato la faccia alla gente onesta»

Le sorelle Rosa: Angela a sinistra e Nadia

LONATE POZZOLO – Urne chiuse e finito lo spoglio, ma in paese resta alta la tensione emotiva post elettorale. E nel dibattito entra anche la sorella dell’ex sindaco Nadia Rosa, Angela, la quale scrive una lettera aperta, non certa tenera, ai cittadini. E in particolare a “quei lonatesi che in silenzio o con un like “sbagliato” sui social hanno contribuito a far «passare per verità assolute delle falsità». Angela Rosa poi difende l’onestà della famiglia a partire da padre e ricorda le minacce e gli insulti subiti in questi anni.

La lettera aperta integrale

Di seguito la lettera integrale di Angela Rosa:

Ho pensato di scrivere queste righe fin da prima delle recenti elezioni; le avrei scritte in ogni caso e con qualsiasi risultato, ed ho atteso ora per non buttarle nel pieno della campagna elettorale dove si sarebbe dovuto parlare solo di programmi, persone competenti, eticità.

Sono quasi quattro anni che quasi quotidianamente io personalmente, i miei familiari, le persone che semplicemente con noi hanno qualche rapporto o quelle che provano a sollevare un dubbio, subiamo attacchi personali tramite i social (talvolta ripresi anche dalla stampa) facendo passare per verità assolute, delle assolute falsità.

Non voglio parlare di politica, perché la politica è una cosa seria, è fatta di passione e partecipazione, di impegno e competenza, di idee e ideali. Nella politica giusta e che mi appassiona, i diversi schieramenti, ciascuno con le proprie sensibilità, propongono le proprie soluzioni ai problemi delle persone e del territorio, ed i cittadini scelgono votando la soluzione che ritengono migliore.

A LONATE NO!!! Si è scelta la strada della diffamazione sistematica e continua; quella che instilla il dubbio e che ferisce oltre misura. Dove si vuole far passare che “sono tutti uguali”, “tutti sono disonesti” e che “la politica fa schifo”.

  • CONDANNO chi l’ha messa in atto sistematicamente.
  • CONDANNO i miei concittadini che con un like o un cuoricino prende per oro colato delle falsità senza preoccuparsi se quanto scritto sia vero o no.
  • CONDANNO soprattutto alcuni concittadini perdenti alle precedenti elezioni che senza il minimosforzo di fare una seria opposizione dentro o fuori dal consiglio comunale, ha scelto di raccogliere ogni provocazione per amplificarla, vestirla di serietà con comunicati ufficiali, talvolta addirittura portandola sul tavolo del consiglio comunale con interrogazioni senza capo né coda.

Vorrei entrare anche nel merito degli argomenti utilizzati, talvolta cercando di sporcare anche la memoria di mio papà, mancato ormai da 15 anni. Vorrei dire che la Fondazione Italo Rosa nata per volontà testamentaria di mio papà non ha mai incassato un centesimo pubblico, che mio papà è sempre stata una persona corretta, impegnata pubblicamente e che ci ha insegnato a fare altrettanto per il bene comune, che non è stato coinvolto o condannato in alcunchè, e che tanto meno è stato latitante in Svizzera (mi viene da ridere solo a scriverlo); che la società immobiliare che amministro e che faticosamente sta portando a termine il cantiere di via Matteotti non ha mai avuto favori, sconti, agevolazioni o deroghe; che mia sorella ed io non siamo mai state proprietarie di nessun terreno coinvolto nel Masterplan, ecc. ecc. ecc.

Ho fatto solo degli esempi citandoli a memoria, ma potrei continuare andando a rileggere le innumerevoli diffamazioni (tutte regolarmente denunciate) che soprattutto mia sorella Nadia, ovviamente nel suo ruolo pubblico di Sindaco di Lonate, ha subito e accumulato in questi anni.Davanti ad affermazioni tanto perentorie si è disarmati. Come dimostro che non ho mai posseduto terreni coinvolti nel Masterplan? Faccio visure catastali di tutti i terreni intorno a Malpensa e ve le mostro? La macchina del fango funziona così: ti rende inerme e ogni risposta non fa che ingenerare un sospetto ulteriore, oltre ovviamente dare ulteriore visibilità ad affermazioni che non meritano di essere prese in considerazione.

COSA VOGLIO OTTENERE SCRIVENDO QUESTE RIGHE?

Niente. Sicuramente non voglio scuse, nè ulteriori chiacchiere. E’ un appello ai miei concittadini affinchè tutti siano più vigili e responsabili di quanto accade nei social e nella realtà, di cercare per quanto possibile di distinguere il vero dal falso, di isolare e segnalare chi ha atteggiamenti da bullo (che siano ragazzi o adulti), di denunciare senza paura se si viene a conoscenza di irregolarità, di informarsi andando a consultare fonti ufficiali, di partecipare alla vita pubblica.

Scrivo semplicemente perché vorrei vivere in un paese civile, dove il rispetto delle persone viene prima di tutto, dove le regole della civile convivenza siano condivise da tutti e dove ciascuno fa del proprio meglio per migliorare il luogo dove abita.

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