L’amarezza di una mamma di Busto: un lido di Alassio nega aiuto al figlio disabile

BUSTO ARSIZIO – Prenota ombrellone e sdraio. Ma quando chiede di poter avere un aiuto per spingere la carrozzina da spiaggia per il figlio disabile, in tutta risposta riceve un inderogabile: “Mi spiace, ci deve pensare da sola. Il bagnino? No, non possiamo impiegarlo per questo”. Accade ad Alassio, a una mamma di Busto Arsizio. E l’episodio conferma che si possono abbattere tutte le barriere architettoniche che vogliamo, ma se non demoliamo quelle mentali che non lasciano spazio al dare un aiuto (un piccolo aiuto), tutto purtroppo è inutile.

Domande e risposte

Chi conosce Laura Rigolio sa bene che questa mamma, per il suo Ale, farebbe di tutto e di più. Ma in questo caso, ovvero per spingere la Job (la carrozzina da spiaggia per disabili) per una ventina di metri, dall’ombrellone alla battigia, ha chiesto la possibilità di avere un aiuto da parte del personale della spiaggia. Risposta del proprietario dell’arenile: “Non facciamo questo servizio. E non possiamo chiedere al bagnino di aiutarla perché il suo compito è stare sul “trespolo”. Non può andare continuamente avanti e indietro. Ci deve pensare da sola”.

Piccolo aiuto

Attenzione: «Alessandro – spiega Laura Rigolio – fa un bagno al mattino e uno al pomeriggio. E ho solo chiesto una mano visto che non c’è nemmeno la passerella per far “viaggiare” la job». Insomma, capirai quale deroga alla sorveglianza dei bagnanti. Pochi minuti e pochi metri (stiamo parlando di una spiaggia con meno di 20 ombrelloni e non degli infiniti arenili della Riviera romagnola). Ma per i proprietari del lido in questione, la richiesta di Laura Rigolio è classificata come un servizio non preventivato dalla policy aziendale e nemmeno contemplato nell’inderogabile mansionario del bagnino. «Ma – racconta Laura Rigoglio – questo accade più o meno in molte spiagge di Alassio».

Spiagge attrezzate

Un episodio che, raccontato sulla propria pagina Facebook dalla bustocca, ha già sollevato un bel polverone. In considerazione anche del fatto che tra Busto ed Alassio c’è un legame particolare. Sono molti i cittadini che passano le vacanze nell’amena località ligure, senza contare che proprio nel paese dei Baci c’è anche la storica colonia estiva.

Reazioni sui social

La piazza social, si sa, è molto calda e spesso senza freni. Sotto al post, infatti, si sprecano i commenti di solidarietà nei confronti di Laura Rigolio e di condanna dell’atteggiamento riservato dal lido. Qualcuno ha fatto arrivare questa storia al sindaco di Alassio Marco Melgrati, e altri si spingono a commentare il carattere spigoloso dei Liguri. «Ma non è il nocciolo della questione – dice Rigolio – a Sestri ad esempio c’è una spiaggia attrezzata che può accogliere persone con disabilità. Ma anche a Santa Margherita, grazie all’impegno di un alcuni volontari c’è un piccolo arenile».

Certo è che a lasciar ancor più di stucco, se si pensa che alla richiesta di avere solo un aiuto per spingere la carrozzina da spiaggia per arrivare al mare, è la motivazione che Laura Rigolio ha ricevuto come risposta: «Non abbiamo tempo per accogliere la sua richiesta. Dobbiamo “stare dietro” ai clienti». Una triste spiegazione davanti alla quale verrebbe da chiedere: “Ma Laura ed Alessandro non sono anche loro clienti?”.