L’appello di Varese e Ats Insubria: servono medici per i profughi ucraini

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VARESE – Con l’arrivo dei primi profughi che scappano dalla guerra in Ucraina a Varese la città si prepara ad accoglierli, da singoli privati, ad associazioni del territorio come il centro Gulliver, ognuno fa la sua parte, ma una delle esigenze più pressanti al momento è fornire loro assistenza sanitaria. Ecco allora che l’amministrazione Galimberti lancia un appello a tutti i medici e sanitari del territorio per candidarsi per fornire il loro supporto.

Hanno bisogno di cure

Il Comune di Varese, insieme all’agenzia sanitaria territoriale, Ats Insubria, si sono da subito messi in moto per organizzare l’accoglienza dei numerosi profughi che arrivano dall’Ucraina, lasciando dietro sé le case distrutte dalle bombe, mariti, padri, fratelli e tutte le sicurezze di una vita. Tra i bisogni primari di queste persone c’è sicuramente quello sanitario.

«L’accoglienza dei profughi ucraini che fuggono dalla guerra – spiegano dall’amministrazione – comporta che venga loro fornita anche un’adeguata e tempestiva assistenza sanitaria». Ecco perché Ats Insubria ha organizzato degli ambulatori dedicati a tale attività, che attualmente sono dislocati a Varese, Como e Castellanza. 

Cercasi medici

«In previsione di un arrivo crescente di profughi – afferma Guido Bonoldi, consigliere comunale delegato ai temi della Sanità – sarebbe utile rafforzare il servizio medico dedicato a tali ambulatori. Come Comune di Varese, d’intesa con ATS Insubria, lanciamo un appello a medici volontari che desiderano dare il proprio contributo professionale all’assistenza dei profughi operando per conto di Ats». I medici disponibili potranno segnalare la propria adesione via mail all’indirizzo: sanita@comune.varese.it entro il 16 marzo.

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