Lavena, bar distrutto, botte ai gestori e bottiglie rubate: condannati 2 giovani

LAVENA PONTE TRESA – Devastarono un bar di Lavena Ponte Tresa, spaccando a terra e contro i muri numerose bottiglie presenti nel locale, e facendone sparire altre. Tutto perché, da dietro il bancone, il personale si era rifiutato di servire loro da bere, visto che erano già in corso le pulizie per la chiusura, a seguito di una lunga serata di festa.

I responsabili di quell’atto, che risale al 30 maggio 2019, sono un 26enne e un 25enne, condannati dal Tribunale di Varese ad un anno di reclusione, più 500 euro di multa con pena sospesa, formula che porta all’estinzione del reato dopo un periodo di buona condotta.

Il furto aggravato

Questo il verdetto del giudice Andrea Crema, arrivato dopo che il pubblico ministero Antonia Rombolà aveva chiesto 1 anno e 6 mesi di reclusione per gli imputati – difesi dall’avvocato Corrado Viazzo – con riqualificazione del reato di rapina in furto aggravato. L’accusa principale, quella di rapina, appunto, era legata alle sette bottiglie di spumante provenienti dal bar, situato in via Colombo, e ritrovate dai carabinieri nella macchina dei due ragazzi.

Minacce e botte

Entrambi i giovani quella sera erano completamente ubriachi. «Ci bastano 5 euro di benzina per dare fuoco a tutto», avevano detto ai membri dello staff del bar, che per sfuggire alla loro furia si erano rifugiati in cucina, mentre nel locale volavano le bottiglie. Poi, quando tutto sembrava finito, i gestori e i dipendenti uscirono in strada, ma i due giovani tornarono sul posto per fare andare ancora le mani.

Era quindi scattato un breve inseguimento per strada, finito con calci e pugni per uno dei proprietari del bar, che nel corso del dibattimento ha ricordato il momento in cui si era accasciato al suolo, perché stanco di correre, e si era messo le mani sulla testa per parare i colpi degli aggressori. Dal suo racconto è inoltre emerso il dettaglio del danno economico provocato da quella notte di follia. Un danno quantificato in oltre 20mila euro.

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