L’ex sindaco di Angera Molgora volontario tra i profughi di Lampedusa

L’ex sindaco Molgora con la divisa della Cri

ANGERA – «Dalla vita ho avuto tanto e ho pensato che fosse giusto restituire qualcosa agli altri». Inizia così la lettera che l’ex sindaco di Angera, Alessandro Paladini Molgora, ha scritto per spiegare il suo viaggio da volontario a Lampedusa. Molgora, avendo fatto il sindaco per quasi due mandati, sa cosa significa stare “in prima linea” e, infatti, tra le righe che riportiamo qui sotto in maniera integrale lo spiega.

Perché a Lampedusa

Dalla vita ho avuto tanto e ho pensato che fosse giusto restituire qualcosa agli altri.
Per prima cosa ho pensato di dare un contributo per la comunità in cui vivo. Nei 10 anni trascorsi a partire dal 50º mi sono dedicato alla politica locale, facendo il consigliere comunale prima e il sindaco poi.

Ora, terminata l’esperienza da sindaco e essendo andato in pensione ho pensato che fosse giusto dare un contributo alla collettività, sfruttando le mie competenze professionali di medico, ortopedico. Per questo sono diventato un volontario della Croce Rossa. Il mio intendimento era quello di dare un supporto sanitario nelle grandi catastrofi o in situazioni di guerra, perché attinenti alle mie competenze.
Croce Rossa in questo momento ha bisogno di supporto di medici a Lampedusa e quindi mi sono reso disponibile, comunque.

Per quel che riguarda la situazione di Lampedusa, all’hotspot, posso confermare che la situazione è abbastanza complicata dai continui arrivi, come d’altronde sappiamo anche dagli organi di informazione La scelta recente di dare a Croce Rossa Italiana l’incarico di gestire il centro mi pare appropriata, vista la grande e puntuale organizzazione, la professionalità del personale, l’entusiasmo e la positività degli operatori.