MILANO – Mozione di sfiducia-lampo all’assessore al welfare Giulio Gallera, ma la maggioranza fa ancora una volta quadrato e la votazione slitta alla prossima seduta del consiglio regionale. Con 41 contrari e 33 favorevoli l’aula del Pirellone ha bocciato la procedura d’urgenza sulla mozione presentata a sorpresa dalle opposizioni. A chiedere la rimozione dell’assessore Gallera è stato il Movimento Cinque Stelle, con un documento presentato nel corso della seduta consiliare di oggi, 17 novembre, sottoscritto anche dal Pd, da Azione e dai Lombardi Civici Europeisti. Gallera è anche stavolta salvo, dopo che il vertice di coalizione di settimana scorsa aveva frenato il rimpasto di giunta.
La Lega: «Irricevibile»
Il voto sull’urgenza, e non sulla mozione, era stato deciso a scrutinio segreto dalla conferenza dei capigruppo. Il centrodestra ha avuto 4 voti in dissenso ma ha retto all’assalto dell’opposizione. «Mozione irricevibile – l’ha bollata il capogruppo della Lega Roberto Anelli – e francamente non riesco a capire dove sia l’urgenza». Per il leader dei consiglieri di Forza Italia, Gianluca Comazzi, si tratta di «speculazione politica. In un momento come questo abbiamo il dovere di occuparci di temi concreti, e il piano di aiuti presentato oggi dal presidente Fontana va in questa direzione. Le polemiche politiche devono passare in secondo piano».
La “testa” di Gallera
La mozione verrà discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale. Nel testo si chiede al presidente Fontana di «rivedere radicalmente l’assetto, politico e tecnico, dell’assessorato al welfare e dei vertici della sua direzione generale, poiché è venuta meno la fiducia necessaria, a fronte dell’incapacità a rispondere, con prontezza ed efficacia, all’annunciato aggravamento autunnale dell’emergenza da Covid-1». Il capogruppo M5S Massimo De Rosa attacca: «Tutti i consiglieri di maggioranza, tranne quattro, segno che al loro interno esistono delle divisioni, hanno votato contro l’urgenza della mozione, impedendo così di trattarla. Per loro l’emergenza Covid non rappresenta un’urgenza per i cittadini. Vivono fuori dalla realtà. Oggi durante l’interno Consiglio Regionale abbiamo parlato di tutto tranne che della situazione legata alla pandemia».