Malnate ideale dà le carte: Cassina no, Damiani nì. Con Barel sempre in allerta

Damiani, Barel e Cassina

MALNATE – Cassina no, Damiani nì. Mezzo passo avanti. La partita del candidato sindaco del centrodestra è quasi chiusa. Quasi. I protagonisti in campo, o meglio i protagonisti dietro le quinte, ovvero coloro che conducono le trattative, però, hanno scelto di allungare la solfa e concedere ancora qualche giro di valzer sulla giostra delle candidature. Con Malnate Ideale che a questo punto rompe gli indugi piazza un paletto ben saldo nel campo minato delle trattative in corso.

Il veto Ideale

In sintesi, il gruppo che altro non è che la declinazione locale di Lombardia Ideale e che ha in Mario Barel la punta di diamante e in Franca Zanon la colonna che lega e cuce i rapporti, ha fatto sapere di essere pronto a fare un passo di lato nel momento in cui il candidato sindaco del centrodestra è Sandro Damiani. Veto secco, duro e indelebile su invece su Paola Cassina.

L’asso di Gavirate

E tutto questo, secondo i ben informati, è avvenuto fuori dai confini di Malnate. Nella serata di oggi (venerdì 5 aprile), infatti, in quel di Gavirate Fratelli d’Italia e Lega hanno ufficializzato il candidato sindaco meloniano Simone Foti. Presenti i provinciali dei due partiti, cioè Andrea Pellicini e Andrea Cassani. E l’aut aut, se così lo possiamo chiamare è stato servito in quel contesto.

Esponenti di Malnate ideale, infatti, dopo aver parlato con i provinciali si sono lasciati con una data: il 19 aprile, quando presenteranno il programma amministrativo del gruppo. Ma nei prossimi giorni la situazione si deve sbloccare: o Damiani candidato e centrodestra unito; oppure ognuno per la propria strada. Insomma siamo al rush finale di un tira e molla che ha snervato i contendenti e dato qualche vantaggio a un centrosinistra che, dopo la frattura, ha deciso di andare in ordine sparso. E a quanto pare l’unico federatore del centrodestra è Sandro Damiani. Salvo sorprese.

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