Delpini a Malpensa: «La pandemia l’ha reso un luogo di sospensione»

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MALPENSALa pandemia ha reso Malpensa «un luogo di sospensione». Lo ha detto l’arcivescovo Mario Delpini oggi pomeriggio, 27 aprile, in visita pastorale al Terminal 1, reso ancora semivuoto dall’emergenza sanitaria che ha abbattuto i livelli di traffico aereo dell’80 per cento. Qui più che altrove secondo il monsignore «si percepisce una condizione di depressione e scoraggiamento». Negli anni precedenti più volte, ha ricordato, aveva visitato l’aeroporto per ammirare il progresso della tecnologia. «E oggi sento forte il contrasto».

Un Primo Maggio senza festa

In prossimità del Primo Maggio questo pomeriggio l’arcivescovo di Milano ha fatto visita ad alcuni luoghi di lavoro per tenere brevi momenti di preghiera. Dopo le tappe alla Interlem di Sesto San Giovanni, alla Cleaf di Lissone e all’ospedale civile di Legnano, Mario Delpini si è recato in aeroporto. Qui, come nelle altre occasioni, si è tenuto un momento di preghiera centrato su un passaggio della Lettera del Papa Patris corde, dedicata a san Giuseppe Lavoratore, e su un brano biblico tratto dal Libro del Siracide.
«E’ doveroso essere qui per un incoraggiamento», ha detto ai dipendenti aeroportuali, ai passeggeri e ai rappresentanti delle forze dell’ordine presenti. «Questo primo maggio non si riesce proprio a chiamarlo festa dei lavoratori. Cosa c’è da festeggiare?».

Albizzate prima tappa della visita pastorale dell’arcivescovo Mario Delpini

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