Decreto Malpensa, i 5Stelle: «Atteggiamento sbruffone di Salvini»

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Paola Pizzighini

MALPENSA – «L’atteggiamento sbruffone di Matteo Salvini, che promette cose, tra l’altro sbeffeggiando le decisioni di un Ministro del suo Governo, purtroppo non ci sorprende». A dirlo è Paola Pizzighini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia, in merito all’annuncio dato ieri, 18 settembre, a Volandia dal leader della Lega in merito all’ampliamento della Cargo city di Malpensa

Come le accise 

I grillini non sembrano dargli credibilità: «Lo conosciamo. Con ogni probabilità riuscirà a rimuovere il vincolo posto dal ministero dell’Ambiente, che ha approvato il “Masterplan 2035” senza l’espansione dello scalo oltre gli attuali confini, allo stesso modo in cui è riuscito a rimuovere le accise sulla benzina o a bloccare i flussi migratori. Se al contrario la Lega è intenzionata a portare avanti a Roma l’annunciato blitz, che aprirebbe un grosso problema di credibilità all’interno del Governo visto che di fatto un partito di maggioranza sfiducerebbe l’operato di un suo Ministro, sono certa che i nostri portavoce alla Camera e al Senato sapranno difendere ancora una volta gli interessi dell’ambiente e dei territori. In Regione Lombardia continueremo a fare la nostra parte, portando avanti il lavoro in difesa della brughiera avviato, durante la scorsa legislatura dall’ex consigliere Massimo De Rosa».

Economia contro ambiente 

Economia contro ambiente: secondo Pizzighini è la battaglia intestina che si sta svolgendo in queste ore tra i ministri del Governo sulle sorti della brughiera del Varesotto, che Salvini dichiara di voler sacrificare per l’allargamento del sedime dell’aeroporto di Malpensa, nonostante nei mesi scorsi il ministero per l’Ambiente, assieme alla commissione VIA, avesse espresso formalmente parere contrario. «Non appena questo Governo pare riesca a fare qualcosa di sensato, subito si rimangia la parola e torna inesorabilmente a fare disastri». Così la senatrice M5s Elena Sironi, sull’ipotesi di decreto annunciato da Salvini per lo sblocco della Cargo City di Malpensa. E aggiunge: «Non appena è stata resa pubblica la decisione del ministro Fratin di salvare la brughiera di Malpensa ho gioito, ma a fronte delle prime esternazioni contrarie del ministro Giorgetti ho subito depositato un’interrogazione affinché il ministro dell’Ambiente rafforzasse e ribadisse la propria decisione. La mia interrogazione non ha mai avuto riscontro in sede istituzionale, ma da quanto si legge oggi sui media si capisce che la mia sia stata una domanda scomoda. Ci avevo visto giusto: il ministro per l’Ambiente si trova ora tra l’incudine e il martello degli altri due suoi colleghi al Governo e quella brughiera è nuovamente sotto attacco. Se mai questo decreto dovesse giungere in aula mi opporrò fermamente: la brughiera va conservata per l’importanza delle preziose  funzioni ecosistemiche che garantisce, non ultima lo stoccaggio di CO2 tanto prezioso in una regione altamente inquinata e dove vengono regolarmente superate tutte le soglie massime di inquinanti nell’aria, con grave danno alla salute delle persone e alle tasche dei cittadini che rischiano di dover pagare multe salate per le pendenti procedure di infrazione UE». 

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