Manifattura di Legnano, il Movimento dei Cittadini scova “cavillo” anti demolizioni

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LEGNANO – Un cavillo che impedisce le demolizioni degli edifici storici nel comparto della ex Manifattura di Legnano. O, in caso di abbattimento di tali edifici, ne impone la ricostruzione dei volumi originali. Lo ha scovato il consigliere comunale del Movimento dei Cittadini Franco Brumana fra le pieghe del decreto emesso dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale il 19 novembre 2020 specificamente per il recupero di questa area. Una disposizione che a detta di Brumana rende «illegali e impossibili» i propositi della giunta, che in quell’area ha previsto nel nuovo Piano di governo del territorio la realizzazione di una piazza.

Che cosa prevede la legge

«La maggioranza del sindaco Radice – ricorda lo stesso consigliere – ha respinto l’emendamento che avrebbe eliminato dal nuovo Pgt l’obbligo previsto dalla scheda dell’ambito AT 9 di abbattimento dei due edifici della Manifattura destinati a suo tempo a convitto, a chiesa, ad asilo e a teatro (nella foto in alto). Al loro posto il Pgt impone di utilizzare il terreno per spazi dedicati a piazza e a verde pubblico. Il decreto della Commissione regionale per il patrimonio culturale (che dipende dal ministero della cultura, ndr) però dispone il vincolo culturale su questi edifici, che prevede “il mantenimento dei prospetti esterni, favorendo il recupero delle scansioni originali; oppure eventuale demolizione con l’obbligo di contestuale ricomposizione volumetrica su sedime”. In parole più chiare, dispone che se quegli edifici verranno demoliti dovranno essere ricostruiti immediatamente nello stesso luogo e con le stesse dimensioni».

Brumana: «Dietrofront imposto dalle norme»

Tuttavia, per Brumana questo decreto non è sufficiente perché i due edifici (contrassegnati come C1 e D nella mappa qui sopra) «meritano di essere salvati integralmente e valorizzati per la loro straordinaria importanza culturale. Comunque, rende legalmente irrealizzabile l’obbligo previsto dal Pgt di ottenere con la demolizione parti di una piazza e di verde pubblico: pertanto il sindaco, gli assessori e i loro consiglieri di maggioranza, se vogliono restare nei limiti della legalità, si rassegnino e rinuncino ai loro insani propositi». 

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