Marnate, Festa della Scajà: ecco perché la Pro loco ha fatto il passo indietro

Un momento festa della Pro Loco

MARNATE – «La nostra Scajà si faceva in strada ed era pensata per coinvolgere i commercianti. Quella di quest’anno, con tutto il rispetto, è apparsa più chiusa dentro l’oratorio», dice il presidente della Pro loco Davide Pedrotti. Il quale torna sui rapporti con l’amministrazione, conferma che sono piuttosto tesi e mette sul tavolo un: «Se non godo più della fiducia dell’amministrazione, alla quale sia personalmente che come Pro loco ho sempre dimostrato disponibilità, non devo fare altro che dirlo apertamente».

Passo indietro

Pedrotti nel mettere in piazza i problemi di dialogo con il Palazzo usa equilibrio e pesa le parole. «Voglio evitare qualsiasi inutile polemica», premette. Ma non può che confermare le indiscrezioni e i rumors che da tempo girano in paese, ma anche tra i corridoio della Casa comunale. A partire dall’organizzazione della festa della Scajà. «L’abbiamo sempre organizzata come Pro Loco, cercando di portare gente in strada a vantaggio del commercio di vicinato. Quest’anno non è stato così. Quando l’amministrazione ci ha convocato ci ha sottoposto un programma già confezionato. Noi ci saremmo dovuti fare carico delle responsabilità. Insomma, siccome non avremmo portato alcun valore aggiunto all’iniziativa abbiamo preferito fare un passo indietro».

Attese deluse

Sul Girinvalle non è che si stia meglio. «E’ un’iniziativa dispendiosa – continua Pedrotti – quest’anno con i rincari anche economicamente. E senza il trenino che ci è stato vietato dall’anno scorso. Insomma abbiamo fatto un budget di 4 mila euro con richiesta al Comune. Che è stata dimezzata. E che abbiamo saputo prima ancora che a voce dall’albo pretorio».

Lingue lunghe

Sui conti dei consumi delle utenze che non tornano, intanto è caccia alla lingua lunga che ha fatto uscire “di contrabbando” dalla stanza dei bottoni le cifre oggetto del contendere. E sulle quali Pedrotti sorvola: «La situazione è complicata. E proprio perché delicata, personalmente avrei evitato di mettere in piazza i numeri. Questo è un tasto che eviterei di toccare anche se stiamo lavorando per cercare di capire come mai mancano i dati precisi».

Insomma, non benissimo. Quindi?

«Per me la Pro loco è un modo per dare il mio contributo al paese e alla comunità – ha concluso Pedrotti – Inoltre non ci siamo mai tirati indietro quando l’amministrazione, anche all’ultimo, ci ha chiesto di dare una mano. Però la collaborazione deve esserci da entrambi le parti. Se invece non c’è più fiducia nei nostri confronti non si deve fare altro che dirlo apertamente. Personalmente saprò trarre le mie conclusioni».