Mascagni, Tamagno e un Natale speciale: l’organo di Brinzio torna a suonare

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Alle spalle dell'altare della chiesa dei ss Pietro e Paolo l'organo brinziese da poco restaurato

BRINZIO – Se sia successo davvero nessuno lo può dire con certezza. Ma senz’altro l’aneddoto che ruota intorno all’organo della chiesa parrocchiale di Brinzio è una storia di grande fascino. Sarà raccontata questa sera, domenica 15 ottobre, in occasione di un concerto di Irene De Ruvo, che si svolgerà proprio per celebrare il recente restauro dello strumento.

Storia o leggenda?

La vicenda sarà narrata da Giorgio Roncari, storico della Valcuvia con alle spalle una ricca produzione di volumi di storia locale, che racconterà ai presenti quanto riportato in un articolo della rivista La Prealpina Illustrata nel dicembre 1903. Il paese di Brinzio non venne citato esplicitamente in quello scritto, così come il nome del parroco protagonista. Che il fatto sia capitato davvero nel borgo all’ombra del Campo dei Fiori – qualche dettaglio infatti solleva più di un dubbio – o che si tratti di una leggenda sarà in ogni curioso per i presenti ascoltare il racconto di una festa di Natale speciale.

Natale a Brinzio

Tre i protagonisti della vicenda, che si colloca a fine ‘800: il tenore Francesco Tamagno (residente a Varese nella villa che ora fa parte dell’area ospedaliera), il compositore Pietro Mascagni e il soprano Gemma Bellincioni. Alla vigilia di Natale, di ritorno da una visita presso amici a Cuvio, erano diretti verso Varese quando nel bel mezzo di una nevicata la carrozza su cui viaggiavano ebbe un inconveniente tecnico. Vista l’ora tarda decisero quindi di fermarsi a Brinzio per la notte, trovando ospitalità presso il prete don Giovanni Mascioni, che non li riconobbe. Fu un grande stupore per lui e per tutti i presenti la mattina dopo, quando durante la messa di Natale Mascagni si mise a suonare l’organo e Tamagno e Bellincioni fecero risuonare nella chiesa di Brinzio le loro voci possenti. Ripartiti per Varese dopo la riparazione della carrozza, fecero poi avere un cesto di ringraziamento al parroco, firmato “suo obbligatissimo Francesco Tamagno”.

Irene De Ruvo in concerto

Un aneddoto speciale per un’occasione altrettanto importante: il concerto in programma questa sera alle 21 nella chiesa dei santi Pietro e Paolo costituirà l’occasione per dare il bentornato all’organo del 1876, costruito dalla bottega di Eugenio Maroni Biroldi, oggetto nei mesi scorsi di un accurato intervento di restauro effettuato dalla Mascioni Organi di Azzio. Ad esibirsi, nell’ambito della 43^ stagione della rassegna “Antichi Organi Varese”, sarà Irene De Ruvo, direttore artistico del festival, con un programma che comprende Byrd, Froberger, Reinken, Pachelbel, Bach, Scarlatti e Storace.

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