Minoranze: «Subito consiglio comunale straordinario a Legnano su Neutalia»

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LEGNANO – Una convocazione straordinaria del consiglio comunale di Legnano per discutere gli sviluppi del piano industriale di Neutalia, oggetto di una mozione che altrimenti rischia di essere discussa non prima del 2023. La richiesta è stata sottoscritta oggi, lunedì 7 novembre, da tutti i 10 consiglieri di minoranza ai sensi del regolamento del Consiglio, in base al quale il presidente dovrà accoglierla entro 20 giorni. Nella stessa seduta si chiede di inserire all’ordine del giorno la mozione di Lega e Fratelli d’Italia sull’Area B di Milano.

Di seguito, i motivi della richiesta come illustrati dal consigliere Franco Brumana (Movimento dei Cittadini).

Il 13 ottobre 2022 è stata presentata dal consigliere Brumana Franco una mozione sul voto espresso dal sindaco all’assemblea di Amga, riguardante il collegamento dell’inceneritore di Borsano al teleriscaldamento e le dichiarazioni rese dal sindaco nella conferenza stampa di presentazione del piano industriale di Neutalia per i prossimi 25 anni. Il sindaco prima di esprimersi in questo senso avrebbe dovuto attendere una votazione del consiglio comunale, che ai sensi dell’art. 42 del Tuel ha la competenza esclusiva a deliberare gli indirizzi ai quali devono attenersi le società partecipate.

Consiglio scavalcato dal sindaco

Il consiglio comunale non ha potuto assumere alcuna decisione perché addirittura non era stato informato di queste radicali modifiche dei servizi resi da Amga e da Neutalia, definite “storiche” dallo stesso sindaco. Per queste ragioni la mozione impegna il sindaco a consentire, con adeguate informazioni e con un’ampia discussione, al consiglio comunale di prendere decisioni consapevoli di tutti gli aspetti della questione. Infine impegna il sindaco a non assumere prese di posizioni e nome e per conto del Comune di Legnano sul collegamento dell’inceneritore al teleriscaldamento e sul piano industriale di Neutalia prima delle decisioni del consiglio.

Successivamente si è svolta una riunione della commissione nella quale Neutalia ha messo a disposizione il piano di sviluppo sino al 2047 e una relazione finanziaria, definendo questi atti come un piano industriale. È emersa da tali documenti la necessità di grandi impegni finanziari, sia come prestazioni di garanzia che come corresponsione di denaro, di Amga a sostegno del piano industriale ed è stata prospettata la cessione a Neutalia del servizio e delle strutture del teleriscaldamento in sostituzione del versamento dei capitali. È stata inoltre ipotizzata addirittura la cessione a Neutalia anche della raccolta dei rifiuti attualmente svolta da Ala-Aemme Linea Ambiente.

Ostruzionismo della maggioranza

Alla riunione dei capigruppo che ha fissato la convocazione dell’ultimo consiglio comunale, è stata concordemente rilevata l’importanza e l’urgenza della mozione e così si è deciso che il consiglio si sarebbe tenuto in due sedute onde disporre del tempo necessario per un’ampia discussione della mozione. Il consiglio comunale nella seconda seduta del 27 ottobre 2022 si è dilungato con interventi stranamente numerosi dei consiglieri di maggioranza e con la inusuale concessione di tempi molto più lunghi di quelli regolamentari.

All’orario di cessazione dei lavori, è stata chiesta al presidente del consiglio la fissazione di una nuova seduta per discutere della mozione. A fronte del suo diniego è stata chiesta l’immediata riunione di una conferenza dei capigruppo per decidere la prosecuzione dei lavori, così come consentito dall’art. 23 del regolamento del consiglio. La maggioranza si è opposta e il presidente ha dichiarato la chiusura della sessione del consiglio.

Era stato proposto dal presidente di discutere la mozione in un consiglio comunale da tenersi a fine mese, unitamente ad altre importanti delibere in preparazione. Ciò avrebbe significato che la mozione, che per regolamento deve essere trattata dopo la discussione iniziale, dopo le interrogazioni e dopo le delibere, sarebbe probabilmente slittata all’anno prossimo.

Traditi gli accordi con i capigruppo

È evidente che la maggioranza è venuta meno all’accordo raggiunto nella conferenza dei capigruppo e sta manovrando per rinviare il più possibile la trattazione di una mozione estremamente urgente e importante, ma che crea imbarazzo.

Per questa ragione dieci consiglieri comunali si sono sentiti in dovere di compiere un atto inusuale e di richiedere ai sensi dell’art. 26 del regolamento la convocazione di un apposito consiglio comunale con all’ordine del giorno le due mozioni già previste nella precedente sessione.

Franco Brumana

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