Napoli, lo striscione della vergogna contro Maroni. La Lega: «Odio inaccettabile»

VARESE – «Maroni, volevi vederci morti ma noi abbiamo visto morire te!». Un messaggio agghiacciante, quello che un gruppo di ultras del Napoli ha esposto nottetempo su uno striscione in via Vespucci, nella città partenopea. Nel mirino, l’ex ministro degli Interni Roberto Maroni, “reo” – agli occhi dei beceri tifosi – di aver introdotto, nel 2009, la Tessera del Tifoso per un maggior controllo delle curve negli stadi. Lo slogan “Mai tesserati”, comparso sullo striscione, è più di una firma.

L’indignazione

Lo striscione, attribuito al gruppo ultras dei Fedayn Napoli, è stato subito rimosso, ma l’indignazione ha rapidamente fatto il giro del Paese. A partire dalla Lega della Campania, che in una nota della segreteria regionale esprime «profonda amarezza e vergogna per il disgustoso striscione, esposto oggi in città, che offende la memoria di Roberto Maroni».

Tovaglieri: «Serve condanna unanime»

«Mi vergogno per voi – si rivolge così agli ultras napoletani l’europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri – inaccettabili le parole d’odio degli autori di questo gesto, persone codarde e meschine che poco hanno a che vedere con i veri tifosi del calcio, uno sport che riconosce tra i suoi valori anche il rispetto per l’avversario, fuori e dentro il campo. Rinnovo l’abbraccio alla famiglia di Roberto Maroni e mi aspetto una condanna unanime di questo striscione vergognoso!».

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