Orgoglio Manzoni: a Busto si celebrano i 120 anni delle scuole di San Michele

BUSTO ARSIZIO – A 120 anni esatti di distanza dalla sua inaugurazione – era il 20 settembre del 1903 – la scuola Manzoni festeggia un traguardo prestigioso della sua storia. E lo fa circondata dall’affetto, condito con un pizzico di nostalgia, di tanti bustocchi che qui hanno trascorso gli anni dell’infanzia. «C’è orgoglio e senso di appartenenza» sottolinea l’attuale responsabile di plesso Daniela Ghiringhelli. Una mostra e una conferenza per celebrare il centoventesimo compleanno. «Una grande emozione per tutti noi» rivela la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Bossi, Silvana Vitella.

Chi c’era

A rendere omaggio alle celebrazioni c’erano le massime cariche istituzionali: il sindaco Emanuele Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli e l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana. Ma anche una rappresentanza politica assolutamente bipartisan, con uno storico ex alunno come l’ex sindaco Gigi Farioli, un genitore di un attuale alunno come il capogruppo della Lega Simone Orsi e il capogruppo del PD Maurizio Maggioni, che per gli organizzatori dell’Auser ha condotto la conferenza.

La mostra

La giornata è iniziata con l’inaugurazione della suggestiva mostra di oggetti e ricordi scolastici, raccolti grazie alla collaborazione di Auser (l’associazione presieduta da Michela Volfi) frugando negli armadi e sollecitando gli ex alunni: in esposizione ci sono registri scolastici storici, quaderni e testi d’epoca, ma anche vecchie cartine e attrezzature di una volta, come pallottoliere, alfabetiere, abaco e pendolo ad asta. Per l’occasione anche un’edizione speciale del “gazzettino delle Manzoni”.

La storia, tra mura e persone

In serata tutti in corridoio per ascoltare “voci e parole tra i banchi di scuola“, per raccontare i 120 anni tra mura e persone. Da un lato c’è la storia dell’edificio, «progettato dall’architetto Camillo Crespi Balbi, allora all’avanguardia e coraggiosamente posizionato fuori dal centro abitato», come illustra l’architetto Carlo Valentini, ex allievo anche lui, ammettendo: «Tra dieci anni vorrei fare una relazione sui lavori che si faranno nel 2033». Dall’altro c’è la scuola che «è una comunità dove confrontarsi per crescere e sviluppare le potenzialità dei ragazzi. Ed è un vivaio di relazioni umane – sottolinea Giorgio Ciccarelli, che è stato dirigente scolastico alle Manzoni, anche se solo per un anno – vengono accolte, curate, protette e fatte vivere. Sono una ricchezza e un patrimonio grande, che è anche una responsabilità».

busto arsizio scuola manzoni – MALPENSA24