FAGNANO OLONA – Da chef stellato a ladro di professione: è Gustavo il protagonista del nuovo romanzo di Laura Orsolini in uscita l’11 gennaio. Come farà, dal momento che è talmente onesto da non raccogliere nemmeno le monete da terra? Eppure è l’uomo giusto: lesto, creativo e insospettabilmente magro. Se proprio deve essere un ladro, sarà un ladro gentiluomo.
Un romanzo pieno di colpi di scena
L’ultima fatica di Orsolini è “un romanzo esilarante, pieno di colpi di scena, perfetto per chi ama le storie avventurose: quando Gustavo apre la busta non sa che la sua vita sta per cambiare”. L’autrice, amante di libri e titolare della libreria Millestorie di Fagnano e Tradate, è anche scout, editor, docente di scrittura creativa e responsabile di incontri e laboratori di scrittura all’Experience Summer Camp, il primo campus italiano sullo sport e la lettura; su VareseNews cura inoltre la rubrica settimanale “Mamma scegliamo un libro”.
La trama
Gustavo Strano è uno degli chef stellati più apprezzati di Milano. È creativo, è innovativo, è sulla cresta dell’onda. Cracco e Cannavacciuolo parlano di lui. Lo ammirano Borghese e Sadler. Non c’è critico culinario che non stimi Gustavo per il suo prodigioso vitello tonnato, o per il suo estatico risotto allo zafferano.
Ma tutto cambia il giorno in cui il ristorante “La Madunina” è costretto a chiudere. I conti sono in rosso. Lo chef Strano viene licenziato. E cercare un lavoro non è facile: c’è la crisi, i ristoranti non se la passano bene, la gente spende meno…Gustavo però non demorde: ha un figlio e un cane a cui badare, e per amore della sua famiglia è disposto a fare anche un lavoro diverso da quello che ama. Anzi, è disposto a fare qualunque lavoro. In qualunque orario. In qualunque condizione. Per qualunque committente.
All’ufficio di collocamento, Gustavo spunta tutte le caselle. Tutti questi ‘qualunque’ però sono destinati a non portare nulla di buono. Gustavo se ne accorgerà presto. Per la precisione il giorno in cui riceverà una busta azzurra, contenente le istruzioni per uno strano colloquio di mezzanotte. E una firma, “Il conte”, che preannuncia guai.
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