Vergiate, Parrino: «Spendiamo 90mila euro per non cambiare gli orari negli asili»

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VERGIATE – Niente tagli delle ore all’asilo nido e alla scuola di infanzia comunali di Vergiate. Ma a un prezzo: serviranno oltre 91mila euro di spese annuali aggiuntive per mantenere uno standard quanto più simile alla normalità. E per andare incontro alle famiglie, che dopo l’emergenza Covid hanno ripreso a lavorare a tempo pieno. «Preferiamo affrontare costi per garantire la sicurezza di tutti, piuttosto che mettere in difficoltà genitori che non sanno dove lasciare i figli durante le giornate», spiega il vicesindaco con delega ai Servizi Sociali, Daniele Parrino. Un segnale forte, quello mandato dall’amministrazione Leorato, che non ha intenzione di tirarsi indietro e aiutare la comunità a ricominciare dopo la crisi.

Più soldi, più sicurezza

Molti Comuni del territorio hanno pensato di gestire le misure di sicurezza imposte dal governo con tagli alle ore a scuola, suddividendo le presenze dei bambini tra mattino e pomeriggio. Ma Vergiate ha altri programmi. «Non ce la sentivamo di ridurre gli orari, le persone hanno bisogno anche di questo servizio», prosegue Parrino. «Ovviamente le spese annuali aumenteranno di parecchio, ma tra avanzo di bilancio e risparmi dell’amministrazione ce la faremo». Spese che serviranno per garantire la presenza degli educatori; per loro infatti diventeranno 20 le ore in più all’asilo e 35 in più quelle alla scuola di infanzia. E questo costa. A garantire la loro attività serviranno oltre 1200 euro ogni settimana, per un totale di circa 57mila euro all’anno. Non solo: si aggiungono poi i costi per assicurare un ambiente sempre pulito, con costanti interventi da parte degli ausiliari che si occuperanno della sanificazione delle aule. E verrà a costare oltre 33mila euro annuali. Fra le modalità per avere finanziamenti c’è anche l’ipotesi di chiedere una sponsorizzazione alla ditta Leonardo, di 30mila euro, presentando «un progetto basato sulla necessità di riorganizzare il servizio scolastico», conclude il vicesindaco.

Pre e post scuola

La proposta del Comune ha l’obiettivo di aiutare la comunità dopo la crisi. Motivo per cui non ci saranno costi aggiuntivi alle rette d’iscrizione, calcolate sulla base dell’Isee di ogni famiglia. E un’altra novità arricchisce il pacchetto. «Abbiamo pensato di offrire anche un pre e post scuola, semplicemente chiedendo un surplus di 50 euro al mese», rende noto Parrino. Alla fascia orario dell’asilo, che va dalle 7.30 alle 16.30, si potrà quindi inserire un’ora e mezza di straordinario, fino alle 18. Lo stesso vale per la scuola dell’infanzia: oltre alle attività dalle 9 alle 16, sarà possibile fare richiesta per guadagnare ore prima o dopo l’orario tradizionale. «Questi soldi in più non andranno a coprire tutti i costi che dovrà affrontare l’amministrazione, ma servono per sensibilizzare i genitori a un utilizzo dell’ampliamento orario solo in caso di reale necessità».

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