Pd: «Apriamo una velostazione a Gallarate»

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GALLARATE – «Incidere attraverso piccoli gesti, ma concreti». Anna Zambon, consigliere comunale di opposizione, presenta così le prime due mozioni sul tema dell’ecosostenibilità che il Partito democratico depositerà nei prossimi giorni. Ne seguiranno altre, con cadenza regolare fino al termine del mandato, per dare un seguito al voto unanime del consesso gallaratese sulla difesa dell’ambiente. Incentivi alla mobilità sostenibile e limitazione dell’uso della plastica sono le prime due proposte che provengono dal centrosinistra, presentate pubblicamente oggi, giovedì 24 ottobre, in conferenza stampa.

Velostazione a Gallarate

Il Pd chiede all’amministrazione comunale di incentivare la mobilità sostenibile attraverso – sottolinea il segretario Davide Ferrari – «proposte concrete che si possono attuare subito». In cima alla lista c’è la creazione di una velostazione in prossimità dei binari, accessibile attraverso un codice d’ingresso e videosorvegliata h24. L’esempio è quella di Castellanza. Nella mozione i dem chiedono inoltre incentivi per l’acquisto di biciclette per alcune categorie di persone (in primis i pendolari) e per alcuni tipi di mezzi (per esempio le bici cargo o le bici pieghevoli), l’introduzione del “Bike to work”, la chiusura delle strade di fronte alle scuole durante l’entrata e l’uscita dei ragazzi e, infine, agevolazioni tariffarie sui parcheggi con le strisce blu per i veicoli elettrici e/o ibridi.

La borraccia a scuola

La seconda mozione riguarda il consumo sostenibile dell’acqua potabile e la limitazione all’uso della plastica. Sull’esempio di tanti Comuni, come Milano e Cavaria, Zambon chiede anche a Gallarate la distribuzione delle borracce in alluminio agli studenti e a tutti i dipendenti comunali, «accompagnata da un percorso di educazione ambientale». E ancora: «Possiamo limitare la distribuzione d’acqua in bottigliette aumentando le Case dell’acqua in città e gli erogatori negli uffici pubblici. Con queste semplici azioni coinvolgeremmo da subito circa 5mila gallaratesi, con un minore consumo di C02 stimato in 200 tonnellate all’anno».

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