CASTELLANZA – L’ambulatorio temporaneo dei sostituti dei medici di base, in via Roma, è attivo ormai da quasi cinque mesi e le firme – ben 664 – dei cittadini che chiedono una soluzione all’emergenza, sono lì da oltre un mese e mezzo, ma «da ATS Insubria e ASST Valle Olona non è arrivata alcuna risposta alla nostra richiesta di un incontro per trovare soluzioni». A dirlo è il PD di Castellanza, in presidio di fronte all’ambulatorio di via Roma con cartelli e striscioni questa mattina, 28 aprile.
Soluzioni per l’emergenza
«Questo silenzio è irrispettoso nei confronti dei cittadini che hanno sostenuto la nostra petizione – sostiene Alberto Dell’Acqua, segretario Dem – servono risposte o tempistiche certe, perché da gennaio, al di là dell’arrivo dei volontari – che sono preziosi e che ringraziamo – al posto della scatola di cartone, l’unica certezza è il niente. Ma noi non ci fermiamo, e se servirà andremo a manifestare in altre sedi». Tanto che torna a fare capolino la proposta di «ricorrere ai medici volontari, che sono disponibili», per dare manforte a quelli dell’ambulatorio. «In Sicilia assumono i medici tunisini per sopperire all’emergenza – il suggerimento dei Dem – Regione Lombardia si muova per normare la possibilità di regolamentare l’utilizzo dei medici volontari in periodi straordinari e supercritici come questo».
Ritardi e disservizi
Il PD castellanzese teme che «dopo le elezioni regionali l’attenzione sulla questione si sia smorzata, non certo da parte nostra, e che questo ambulatorio, che doveva essere temporaneo, andrà avanti così ancora per molto. Ma le persone soffrono e ne pagano le conseguenze». Dell’Acqua & C. denunciano «ritardi e disservizi» che si moltiplicano: «Ci vogliono quattro giorni lavorativi per ottenere le ricette, i pazienti continuano ad essere visitati ogni volta da medici diversi, con inevitabili perdite di tempo, e non ci risulta che siano stati risolti i problemi informatici con i programmi e i fascicoli sanitari».