Pirati della strada, a Busto fenomeno che preoccupa: 70 casi nel 2021, 16 con feriti

BUSTO ARSIZIO – L’incidente con omissione di soccorso in viale Trentino si è risolto con l’identificazione del pirata della strada, ma a Busto non è un fenomeno isolato: nel 2021 sono stati ben 70 i casi in cui gli automobilisti si sono dati alla fuga dopo un sinistro in strada. Di questi, ben 16 volte si sono conclusi con lesioni personali ai danni delle persone coinvolte. In 11 casi il comando di polizia locale dei Molini Marzoli è riuscito a rintracciare i conducenti e a denunciarli per il reato di fuga con omissione di soccorso. Dall’inizio del 2022, sono già stati due i casi, sempre risolti con l’individuazione del responsabile.

Il caso di viale Trentino

L’ultimo episodio risale alla serata di mercoledì 16 febbraio, con l’omissione di soccorso con fuga da parte di un conducente di un’autovettura, dopo aver travolto un motociclista che percorreva viale Trentino nei pressi dell’incrocio con via Salvator Rosa. «Le pattuglie del nostro Comando hanno dovuto maturare esperienza anche in questo campo e grazie alla loro professionalità e al senso civico di alcune persone che si sono trovate ad assistere all’evento, nel lasso di tempo di qualche ora, sono riuscite a risalire al responsabile: un uomo di 70 anni residente a Gallarate che, dopo essersi fermato brevemente sul luogo dell’impatto, immediatamente si è allontanato – afferma il comandante del corpo bustese Claudio Vegetti – grazie anche alla collaborazione prestata della Polizia locale di Gallarate per le ricerche, l’uomo è stato rintracciato, identificato e deferito alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, in stato di libertà, per il reato di fuga con omissione di soccorso ai danni del motociclista che aveva riportato lesioni. Il veicolo utilizzato dal 70enne risultava già sospeso dalla circolazione per problemi connessi alla revisione dello stesso».

I dati del 2021

L’esperienza sul campo è dovuta alla frequenza con cui questi episodi si ripetono. Nel corso del 2021, infatti, si sono verificati altri 70 incidenti stradali rilevati dal Comando con veicoli dati alla fuga, di cui 16 con lesioni personali, che configurano una specifica ipotesi di reato. Al momento il Nucleo di Pronto Intervento ne ha risolti 11, pari al 68,75% del totale, deferendo undici conducenti alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per i reati previsti dal Codice della Strada con la relativa sanzione accessoria della sospensione della patente. Sono stati invece 54 gli incidenti con soli danni a cose, intesi sia come scontro tra veicoli, che come scontri tra veicoli e oggetti (come arredo pubblico, recinzioni di abitazioni, ecc.): ne sono stati risolti 34, pari al 62,96% del totale con l’applicazione delle relative sanzioni amministrative e l’obbligo di risarcimento danni. Le indagini in corso potrebbero portare all’individuazione dei responsabili anche nei casi ancora aperti.

L’assessore: «Fondamentali telecamere e testimoni»

«La risoluzione di questi casi è particolarmente apprezzata e auspicata – afferma l’assessore alla sicurezza Salvatore Loschiavo – è di fondamentale importanza il sistema di videosorveglianza comunale, sia di contesto, sia di lettura targhe, e di tutti gli ulteriori sistemi di videosorveglianza privata che spesso hanno dato ausilio agli agenti nel reperire le informazioni utili all’identificazione dei veicoli. Altrettanto preziosa è la collaborazione con le persone che si trovano ad assistere all’incidente: qualsiasi elemento, anche se non sempre risolutivo, costituisce un importante contributo per la ricostruzione dei fatti». Da parte del Comando si rinnova l’«impegno a svolgere un’azione decisa per combattere il fenomeno con tutti i mezzi umani e tecnologici messi a disposizione».

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