Il Premio Furia a Michelangelo Pistoletto. Consegna il 12 dicembre a Varese

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La presentazione dell'edizione 2023 del premio e il vincitore Michelangelo Pistoletto

VARESE – Scienza ed arte unite nel nome di Salvatore Furia: il Premio Ecologia Città di Varese quest’anno va ad una delle figure dell’arte contemporanea più eclettica e visionaria a livello globale, Michelangelo Pistoletto. Ad annunciare il nome oggi giovedì 9 novembre l’assessore alla tutela ambientale Nicoletta San Martino insieme a Marco Mombelli, dirigente di Arpa Lombardia, e Adriano Martinoli, docente dell’Università dell’Insubria. Due realtà che fanno parte del comitato che assegna il premio, insieme a Società astronomica Schiaparelli e Jrc Ispra (nel video qui sotto le interviste). È un giovane spagnolo invece il vincitore del Premio Pavan.


Diversi ma simili

«Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita». Sembrano parole di Salvatore Furia e invece è una delle frasi utilizzate dall’artista Michelangelo Pistoletto per descrivere Terzo Paradiso, una delle sue opere più iconiche a livello mondiale. «Due personalità in apparenza diverse ma accomunate da una passione – la conoscenza scientifica per uno, la creazione artistica per l’altro – sviluppano il loro percorso umano e professionale arrivando entrambi a mettere tutto in connessione: bellezza, arte, scienza, natura, filosofia, spiritualità, tecnologia, storia, avvenire», ha detto Nicoletta San Martino, assessore alla tutela ambientale del Comune di Varese. La consegna del premio Ecologia Città di Varese edizione 2023 intitolato a Salvatore Furia avverrà martedì 12 dicembre alle 21 nel Salone Estense. Dopo Stefano Mancuso, Michele Lanzinger, Salvatore Settis, Franco Arminio e Barbara Gallavotti è la volta di un altro grande protagonista della cultura italiana. Nell’occasione Michelangelo Pistoletto terrà la sua lectio magistralis dialogando con il regista varesino Andrea Chiodi.

Arte e ambiente

Nei lavori di Pistoletto l’arte è al centro di una trasformazione responsabile della società: la scelta sottolinea l’urgenza di un dialogo interdisciplinare e intergenerazionale tra arte, scienza, economia e società. Parole e categorie care a Furia, come natura e responsabilità, che trovano nelle opere di Pistoletto una reinvenzione originale e feconda. Attraverso la sua avventura estetica l’artista ha provato a cercare una sintesi per addivenire ad un equilibrio rinnovato tra artificio e natura. Una missione che era anche quella di Salvatore Furia, meteorologo, astronomo, poeta, conservatore della natura, divulgatore, educatore, promotore di numerose battaglie in ambito ecologico, pioniere della protezione civile, fondatore del Centro Geofisico Prealpino e della Cittadella delle Scienze del Campo dei Fiori di Varese. Non a caso anche Michelangelo Pistoletto ha dato vita alla sua cittadella: si tratta di Cittadellarte, la fondazione creata nel 1998 a Biella, sua città di origine. Un centro di ricerca, formazione e produzione artistica dedicato all’arte e alla sostenibilità.

Terzo Paradiso

Anche Michelangelo Pistoletto è stato capace di reimmaginare il mondo nel ventunesimo secolo attraverso la sua formula della creazione, all’insegna di un nuovo equilibrio tra naturale e artificiale che egli chiama Terzo Paradiso. E proprio il simbolo del Terzo Paradiso è stato scelto come elemento distintivo della grafica e della campagna di comunicazione che accompagnerà il pubblico varesino verso la data del 12 dicembre. Due sono i temi affrontati con particolare impegno e frequenza nell’ambito del Terzo Paradiso: il riciclo e la sostenibilità etico-ambientale. Nel 2014 il simbolo è stato installato nell’atrio della sede del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles.

Il Premio Pavan

Durante la serata del 12 dicembre sarà consegnato anche il premio “Mario Pavan”, in memoria dell’entomologo che fu anche Ministro dell’Ambiente. Il premio viene assegnato, a seguito della pubblicazione di un bando, ad un giovane dottorando in materie scientifiche. Quest’anno la commissione tecnica ha decretato vincitore Javier Babi Almenar con la tesi di dottorato dal titolo “Characterisation, Biophysical Modelling and Monetary Valuation of Urban Nature-Based Solutions as a Support Tool for Urban Planning and Landscape Design”. La tesi è risultato di un dottorato svolto tra Italia e Francia e si sviluppa attraverso un’approccio interdisciplinare collegando tre aree scientifiche: ecologia, chimica dell’ambiente e pianificazione urbanistica. 

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