Proteste a Sacconago: «Il marciapiede di piazza Leone XIII è una giungla»

busto marciapiede sacconago erbacce

BUSTO ARSIZIO – Là dove c’era un marciapiede ora c’è una selva. Non oscura come quella dantesca, ma rigogliosa. Al punto che i pedoni sono costretti o a camminare sull’altro lato della strada o direttamente sulla carreggiata. Qualora non vi siano auto parcheggiate.

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A denunciare lo stato di abbandono, che a giudicare dall’altezza del verde incolto non è roba di qualche giorno, sono alcuni residenti di Sacconago. Che puntano il dito su piazza Leone XIII e in particolare sulla zona che fa angolo con via Bellotti. Dove il marciapiede è stato letteralmente fagocitato dalla vegetazione.

«Qui nessuno passa tagliare le erbacce da tempo – dicono i cittadini – Basta dare un’occhiata alla situazione per accorgersi che siamo stati proprio dimenticati. Non esiste più un marciapiede, ormai infestato da erba e piante e sul quale non si può camminare». E c’è chi aggiunge che lo stessa percezione di abbandono la si può vedere all’area verde davanti al cimitero del quartiere.

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In questi giorni l’amministrazione comunale sta affrontando la stesura del bilancio di previsione e già nelle prime riunioni politiche è stata avanzata la proposta di incrementare il capitolo dedicato al Verde pubblico. Che qualora dovesse passare sarebbe il secondo incremento del 2019. Va ricordato, infatti, che anche Paola Magugliani, quando aveva le deleghe proprio al Verde aveva chiesto e ottenuto quasi 200 mila euro in più.

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