Rosy Bindi: «La scuola va messa al primo posto». L’eredità di don Milani a Varese

rosy bindi varese scuola
Rosy Bindi in videocollegamento apre la due giorni varesina su don Milani

VARESE – «C’è una povertà etica e culturale in questo paese, che non mette la scuola e l’educazione al primo posto». A lanciare l’allarme sulla povertà educativa in Italia è l’ex ministro Rosy Bindi, intervenuta in videocollegamento col Salone Estense questa mattina, giovedì 2 novembre (nel video qui sotto), all’apertura della due giorni varesina di confronto sull’eredità di don Lorenzo Milani, a cent’anni dalla sua nascita.


Istruzione non più al primo posto

Già ministro della sanità dal ’96 al 2000 e poi ministro per le politiche della famiglia dal 2006 al 2008, Rosy Bindi si è soffermata sull’attualità del sistema dell’istruzione italiano. «C’è anche una povertà educativa frutto di un capovolgimento dei valori nella vita della nostra società – ha aggiunto – l’istruzione, la salute e i beni comuni non sono più al primo posto. Sono scelte obbligate da un’impostazione culturale che sta smarrendo il senso dei beni comuni e ha capovolto la gerarchia dei valori nella nostra convivenza civile». Nella sua veste di presidente del Comitato scientifico per le celebrazioni del centenario di don Lorenzo Milani ha poi ricordato la figura dell’educatore cattolico, sottolineando in particolare la scelta della scuola come ottavo sacramento. «Stando con gli ultimi e facendosi povero con loro ha fatto la scelta del riscatto degli ultimi, attraverso l’educazione e l’insegnamento». Dalla sua scomparsa nel 1967 ad oggi ne sono trascorsi di decenni ma le disuguaglianze non si sono cancellate: Rosy Bindi ha ricordato come oggi l’Italia sia ai primi posti in Europa per povertà educativa e abbandono scolastico. «A lasciare la scuola – ha detto – sono soprattutto i figli dei più poveri, degli immigrati, di chi abita nelle periferie».

Allarme dispersione

E il tema della dispersione scolastica, già affrontato recentemente a Varese in un altro convegno da cui sono emersi numeri preoccupanti, è una delle questioni principali al centro della due giorni. Lo ha sottolineato anche Stefania Barile, coordinatrice della Commissione Legalità del Centro Internazionale Insubrico con delega di presidenza delle Acli provinciali per l’educazione alla legalità, la scuola e la cultura. «Cercheremo di capire come questo fenomeno vada a incidere sulla condizione dei nostri giovani. Abbiamo bisogno di tutto il territorio per affrontare questa tematica importantissima». L’appuntamento varesino è promosso dalle Acli provinciali di Varese insieme a Università dell’Insubria, Libera e Fondazione La Sorgente, con il patrocinio del Comune di Varese, della Fondazione don Lorenzo Milani e del Comitato scientifico per il centenario di don Milani. «Quest’iniziativa – ha detto Carmela Tascone, presidente delle Acli provinciali di Varese – va a coronare un impegno quinquennale rispetto all’ambito inclusivo e a rilanciare i passi successivi, per consolidare questo impegno verso il sociale oggi purtroppo un po’ disatteso».

Due giorni di riflessioni

La due giorni, articolata in tre sessioni, si è aperta con i saluti istituzionali da parte del prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, del sindaco di Varese Davide Galimberti e del consigliere provinciale Michele Di Toro. Il convegno è rivolto a docenti, formatori, educatori e personale del terzo settore. Dopo la prima sessione di questa mattina (qui si può rivedere lo streaming) si prosegue oggi pomeriggio, giovedì 2 novembre, dalle 14.30 alle 16.30: obiettivo attualizzare il pensiero di don Milani nella ricerca in ambito didattico e in ambito comunicativo ed esperienziale (qui la diretta streaming). Alle 17 nello spazio polifunzionale di Acli Varese aprirà una mostra dal titolo “Il giovane Lorenzo Milani: dal segno artistico alla parola”. Quindi questa sera alle 21 in Sala Montanari la proiezione del film documentario “Barbiana ’65 – La lezione di Don Milani” nell’ambito del festival Glocal curato da VareseNews. Domani, venerdì 3 novembre, sempre in Sala Montanari si svolgerà dalle 9 alle 12.30 la terza sessione, sul significato dell’essere cittadini oggi (qui la diretta streaming). Nel pomeriggio seguiranno invece tre workshop presso l’Itet Daverio Casula Nervi.

rosy bindi scuola varese – MALPENSA24