Opere a Samarate, le opposizioni: «Noi gufiamo? Sindaco maleducato»

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SAMARATE – «Chiedere informazioni sull’iter dei progetti, sollecitare che si facciano le azioni adeguate affinché procedano, verificare che le spese non si gonfino strada facendo, voler dare suggerimenti. Per lei è gufare? Per noi è voler bene alla città». A gamba tesa le opposizioni di Samarate. Progetto Democratico, Samarate Città Viva e Movimento Cinque Stelle rispondono a tono al sindaco Enrico Puricelli, che di recente si è tolto qualche sassolino dalla scarpa dopo i gazebi promossi dalle minoranze per discutere le «promesse mancate dell’amministrazione», dicevano. E se il primo cittadino provoca («Continuino pure a gufare. Ogni volta che lo fanno, tutto parte»), gli avversari replicano: «Pare di cattivo gusto e maleducato additare alcuni suoi concittadini e ben tre gruppi politici con un termine fintamente simpatico».

L’attacco

«Non possiamo tacere che le minoranze sono scese in piazza per informare i samaratesi in merito al grave ritardo accumulato su tre progetti molto importanti per la nostra città». Ovvero: palestra di via Borsi, la nuova casa di riposo e l’illuminazione pubblica. «Non abbiamo né tempo né voglia andare in piazza come dei tifosi scorretti che assistono ad una partita di calcio per “gufare” contro l’una o l’altra squadra. Forse il sindaco è rimasto infastidito dalla verità dell’analisi che abbiamo proposto alla popolazione. E che ha evidenziato in modo chiaro l’incapacità di questa amministrazione, come delle due precedenti, di finanziare e gestire in tempi ragionevoli le promesse fatte nelle varie campagne elettorali».

Il riassunto delle opere

Da qui, un riassunto di quanto è stato comunicato ai samaratesi coi gazebi. A partire dalla palestra di via Borsi. Ecco il commento delle minoranze:

Si tratta di un progetto nato nel 2011, che viene finanziato solo nel 2019 e il cui progetto definitivo vede la luce solo a fine 2020. Ad agosto 2021 dovevano iniziare i lavori, ma a parte lo scavo per le fondazioni in realtà sono rimasti fermi per molti mesi, e sono ripartiti solo ad ottobre 2022 (con le Minoranze che chiedevano conto della situazione ogni tre/quattro mesi). E mentre passavano gli anni, aumentavano anche i costi: dagli iniziali 3.530.000 Euro siamo arrivati oggi ad una previsione di 4.880.000 Euro. In una delle diverse Commissioni Lavori Pubblici da noi richieste, quella del 05/09/2022, abbiamo dovuto sollecitare la preparazione del nuovo cronoprogramma dei lavori, previsto per legge ma non ancora disponibile: e a distanza di tre mesi non l’abbiamo ancora ricevuto (purtroppo la nostra Giunta è molto brava a NON fornire le informazioni normalmente dovute). Ad oggi la conclusione dell’opera è prevista per Settembre/Ottobre 2023: considerando che il contratto di subappalto per la realizzazione delle fondazioni prevede un tempo di 6 mesi, significa che tutto il resto dovrà essere costruito nei restanti 6 mesi? Vista la lentezza con cui stanno proseguendo i lavori, abbiamo più di qualche dubbio che ciò possa accadere. Non stiamo “gufando”: esprimiamo solo una preoccupazione, che è la normale preoccupazione di cittadini che hanno a cuore le opere e le finanze delle propria città!

Nel mirino dell’opposizione, anche il piano per riqualificare l’illuminazione pubblica della città. Senza giri di parole:

Il progetto Lumen – Altro progetto “dormiente” da molti anni è il rifacimento di tutta l’illuminazione pubblica della città. Ad oggi non ci risulta che il bando sia stato aggiudicato, a meno che questa buona notizia sia gelosamente custodita dalla nostra Amministrazione o da quella di Lonate Pozzolo, che è il Comune capofila di questo progetto. Sostituire le vecchie ed energivore lampade con un’illuminazione a LED avrebbe portato un grosso risparmio alle casse comunali, oltre che, finalmente, a togliere dal buio ampie aree della città. Anche in questo caso è già stato accumulato un lustro di ritardo dall’inizio dell’iter nel 2017.

A chiudere, dito puntato sull’iter per la nuova Rsa. Tra ritardi e nodi burocratici:

La RSA (Casa di riposo) – Tante promesse in campagna elettorale, anzi, tante certezze di realizzazione immediata scritte su volantini e manifesti della Lega, ma ad oggi abbiamo assistito solo al passaggio di proprietà dalla società a cui il Comune aveva ceduto con un’asta un’area (in via Gelada a San Macario) ad un’altra società. E i tempi di realizzazione slittano almeno di altri tre anni, se non di più. E per sapere queste poche cose abbiamo dovuto attendere molti mesi: avere informazioni dalla Giunta non è semplice, ma noi continueremo in un’assidua opera di sollecito su questo importantissimo progetto, che dovrà essere di qualità perché riguarda tutti i nostri anziani.

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