Sesto, lavori davanti alle vetrine. Favaron: «Non dobbiamo chiedere il permesso»

SESTO CALENDE – «Da quando un’amministrazione comunale deve chiedere il permesso? Sono solo polemiche strumentali». Lo dice Edoardo Favaron, vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici a Sesto Calende. Nella centralissima via Roma sono cominciati i lavori di rifacimento del porfido, portando alla chiusura al traffico della strada. Un assist per chi ha visto nell’opera – soprattutto in questo periodo dell’anno – un ostacolo al commercio locale. Commenti che Favaron ha maldigerito. Anche perché è previsto un doppio obiettivo: «Avere una città ordinata e risolvere il problema delle buche, che può essere pericoloso per i pedoni».

I lavori

I lavori lungo la strada che costeggia piazza Garibaldi, a un passo dal lungofiume, si aggiungono a quelli effettuati la scorsa estate – poco più avanti – e a quelli di riqualificazione di viale Italia. Insomma, una serie di interventi che puntano a dare un volto nuovo a tutta l’area del centro. «La ditta che ha in appalto l’opera ci ha comunicato che questa settimana avrebbero potuto cominciare col cantiere. E noi ne abbiamo approfittato, si tratta di qualche giorno di chiusura della via e per pochi metri», spiega il vicesindaco. Anche perché «non si poteva più rischiare che qualcuno inciampasse e si facesse male, per poi chiedere (giustamente) i danni al Comune». L’amministrazione ha quindi deciso di correre ai ripari.

Un ostacolo?

Ma c’è chi legge quest’opera con un occhio diverso. Un esempio: Fratelli d’Italia e i negozianti. Entrambi per lo stesso motivo, che è stato riassunto in un commento sui social del presidente di circolo di FdI: «Le quattro settimane più importanti dell’anno per i commercianti vanno da metà novembre a metà dicembre», ha detto Cesare Zacchetti. «E noi chiudiamo la via principale del centro per una settimana (25% del totale) per sistemare il porfido: aspetto che si sarebbe potuto serenamente rimandare da gennaio in avanti. Il tutto senza avvisare né tantomeno concertare proprio con coloro che di commercio vivono ed escono dai 3 anni peggiori dal dopoguerra in avanti».

«Polemiche strumentali»

Favaron non ci sta e replica secco. «Anche i commercianti sanno bene qual è il problema oggi», dice. «La gente oggi paga le bollette e compra da mangiare, il resto va in secondo piano. E un’amministrazione non deve chiedere il permesso per fare un’opera». Uno sfogo, di fronte al fatto che «se facciamo i lavori d’estate, ci sono lamentele perché si ostacola il turismo. Se li facciamo d’inverno, ci sono critiche per il periodo di Natale. Quando dovremmo farli allora?». E aggiunge: «Si tratta di pochi giorni di cantiere, entro le feste la via sarà già libera. E, nel frattempo, ci sono altri accessi per arrivare in piazza». Senza dimenticare FdI, che da partito extra-consiliare sembra cavalcare il risultato delle Politiche per cominciare con largo anticipo la campagna elettorale. L’affondo di Favaron: «Non capisco i loro commenti. Tra plateatici gratis ed eventi in centro, abbiamo fatto molto per aiutare i negozi. Dire che amministriamo male non è proprio vero: solo polemiche strumentali».

sesto lavori vetrine favaron – MALPENSA24