SAMARATE – Terzo arresto per il “Nano”, samaratese di 29 anni, così soprannominato (per sua stessa ammissione durante la penultima direttissima di convalida) per il fisico minuto. Il 29enne è un ladro seriale con un amore particolare per le auto. Tre arresti in un mese lo dimostrano: l’uomo è finito in manette lo scorso 23 novembre, a seguire l’11 dicembre chiudendo la serie ieri, mercoledì 28 dicembre.
Perde il reddito di cittadinanza
Furti fotocopia: il 29enne prende di mira le auto in sosta (l’11 dicembre la macchina era parcheggiata all’interno di una proprietà privata) arraffando monetine e oggetti di poco valore dagli abitacoli dopo aver scassinato le vetture. Il tutto in pieno giorno. E puntualmente scatta la chiamata al 112 che vede i carabinieri della stazione di Samarate arrivare un un lampo, bloccare il ladro e arrestarlo d’intesa con il pubblico ministero di turno. Tra i primi due arresti e quest’ultimo una sola cosa è cambiata: il 29enne, proprio a causa del suo comportamento, ha perso il reddito di cittadinanza che percepiva sino a qualche settimana fa.
Voglio un lavoro
In aula, in sede di convalida dell’arresto, l’uomo ha sempre sostenuto di non sapere il perché dei furti, di rubare per distrarsi, di avere bisogno di un lavoro per tenere la mente impegnata. Il 29enne, che ha problemi di dipendenza e comportamentali (per lui, in occasione del primo arresto, è stata chiesta e ottenuta una perizia psichiatrica), ha sinora rifiutato di affidarsi a Sert e Cps invocando l’intervento del Comune di Samarate affinché gli venga trovato un impiego.
Il dolore della madre
Subito dopo il secondo arresto, a fronte dei commenti esasperati a mezzo social di molti samaratesi, la madre del 29enne, con un lungo quanto accorato post, aveva spiegato le difficoltà del gestire un figlio problematico, scusandosi per il comportamento dell’uomo e confessando di essere una madre in lacrime ogni giorno. Oggi, giovedì 29 dicembre, il nuovo arresto è stato convalidato in Tribunale a Busto e, come negli altri casi, visti i problemi del 29enne e la perizia psichiatrica pendente, il giudice lo ha sottoposto all’obbligo di firma.