Opere pubbliche a Samarate, Lega: «Dalle minoranze solo fumo e confusione»

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SAMARATE – «L’unico scopo è fare un minimo di polemica e alzare un po’ di fumo. Ma, come al solito, di concreto ha ben poco». La Lega di Samarate fa muro alle critiche e replica alle minoranze. Dopo le recenti dichiarazioni del centrosinistra sul Piano triennale delle opere pubbliche, il primo partito in città passa al contrattacco: «È evidente la confusione totale che hanno fatto pur di trovare un appiglio per criticare la maggioranza». Al centro, il progetto per la palazzina degli uffici comunali. Ma anche spunti per parlare del polo scolastico di via Borsi, delle manutenzioni e delle assunzioni.

La palazzina uffici

La palazzina, preventivata dietro casa Mauri, comporta una spesa di 700mila euro, finanziati con 200 mila euro dall’amministrazione e 500mila euro da Regione. Un progetto che «rientra nel nostro programma elettorale, alla voce “Cittadella comunale degli uffici”», ricorda il Carroccio. «E ha lo scopo di creare un polo amministrativo nelle vicinanze del Comune per rendere più facile la fruibilità da parte dei cittadini». Senza dimenticare che «crediamo che una struttura moderna e più funzionale sia necessaria, vista l’attuale posizione in un edificio non pensato per ospitare l’ufficio tecnico, che non può essere spostato nemmeno al plesso scolastico di via Dante». Inoltre rientra in un «piano più ampio», che permetterà il «recupero della sala convegni, che, in aggiunta al recupero della sala Pozzi, rimetterà a disposizione della cittadinanza le sale civiche in tempi più brevi». Le stesse sale per cui, «fino a qualche tempo fa, le minoranze si stracciavano le vesti perché fossero recuperate: adesso chiedono che quest’azione segua la realizzazione del polo scolastico, che ha tempistiche più lunghe. Ci sembra una bella contraddizione».

Il polo scolastico

E il polo scolastico in via Borsi è proprio l’altro punto. Un progetto «pensato durante l’amministrazione Tarantino, ma che richiedeva, qualche anno fa, un investimento di circa 1,5 milioni di euro». Oggi,  «con l’aumento dei costi dei materiali, sicuramente si alzerebbe a 2 o 3 milioni di euro, se non di più. E per di più si dovrebbero rivedere le stime sulla popolazione scolastica». Un modo per dire che «finanziare tale cifra risulta difficile». Un esempio «concreto» è il reperimento dei fondi per la palestra da realizzare nella stessa via, «un’opera fondamentale per il paese». Un’occasione per ribadire anche che «il progetto del polo scolastico non è stato completamente abbandonato. Ma, viste le tempistiche, non è un’opera che si possa fare in tempi brevi». Tuttavia, aggiungono che «restiamo aperti alla discussione con le minoranze, ma ci aspettiamo che oltre alla “boutade” politica ci sia un ragionamento più concreto».

Manutenzioni, consumo di suolo e assunzioni

A chiudere, considerazioni sulle manutenzioni. In maniera chiara: «Le minoranze ci sembrano fuori dalla realtà. In questo piano ci sono ampi investimenti sugli edifici pubblici. Ma non si può tralasciare che non si può sempre e solo fare manutenzione degli edifici esistenti. Per questioni di spesa, di obsolescenza e perché progettati in epoche diverse, con canoni differenti rispetto a quelli odierni». Precisazioni poi sul consumo di suolo: «Le opposizioni prendono l’abbaglio più grande di tutti: la realizzazione della palazzina non consuma un centimetro in più di suolo pubblico. Anzi va a recuperare un vecchio magazzino malconcio e ricoperto completamente di eternit. Se questa non è un’opera di riqualificazione di edifici dismessi, ce lo spieghino le minoranze». Fino all’ultima osservazione: «Leggiamo che un’opera come la palazzina uffici c’entra con il piano assunzione personale: semplicemente ci sfugge il nesso. E, di conseguenza, il motivo della polemica in sede di triennale delle opere pubbliche».

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