Sangiano, energie rinnovabili per la Moldavia: il viaggio del sindaco e la raccolta fondi

SANGIANO – Installare impianti fotovoltaici per ridurre l’impatto delle bollette sulle casse pubbliche e sui bilanci familiari, e per investire in un ambiente più sano. E’ quasi la normalità in tanti Comuni della nostra provincia, ma lo è meno in un contesto dove lo stipendio medio di un lavoratore è pari a circa 300 euro, e dove le problematiche sociali impongono sempre altre priorità.

Per questo l’amministrazione comunale di Sangiano ha deciso di muoversi per aiutare quella di Tanatari, in Moldavia, 50 chilometri circa da Odessa, meno di tremila abitanti, promuovendo una raccolta fondi per il progetto che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici nel paese moldavo.

Il viaggio del sindaco

La procedura è ben avviata, fa sapere il sindaco di Sangiano, Matteo Marchesi, reduce da un viaggio a Tanatari in compagnia di Gian Luca del Marco, presidente dell’associazione Italia Moldova di Besozzo che da vent’anni si occupa di adozioni a distanza.

Nella doppia veste di turista e amministratore locale, legato fortemente ai principi dell’europeismo, Marchesi ha visitato aziende manifatturiere e agricole della regione di Causeni, per conoscere da vicino le esigenze del territorio; ha incontrato il sindaco di Tanatari, il presidente di regione e altre istituzioni, e ha avuto modo di approfondire il programma governativo in cui è contenuto il piano che la comunità sangianese, attraverso la tradizionale festa moldava d’inizio estate, ha deciso di sostenere.

Il finanziamento

Il governo moldavo finanzierà 40 progetti di ammodernamento infrastrutturale nelle realtà locali del Paese, che ora più che mai, dopo l’acquisizione dello status di candidato all’ingresso nell’Unione europea, ha bisogno di crescere e svilupparsi.

Tra questi progetti c’è anche quello di Tanatari, che riguarda l’installazione di pannelli fotovoltaici nella zona dell’acquedotto comunale, così da impiegare l’energia rinnovabile per alimentare il pozzo che porta l’acqua ai rubinetti delle case. Il finanziamento governativo, però, copre solo la metà del costo complessivo del progetto, che è di 16mila euro; ed è nella ricerca di fondi per coprire tutte le spese che si inserisce l’iniziativa di Sangiano, che ha segnato un cambio di passo nei rapporti tra i due Comuni.

L’idea del gemellaggio

Rapporti che ora sono indirizzati verso un futuro gemellaggio. Se ne riparlerà la prossima primavera, quando una delegazione moldava sarà ospite a Sangiano. Prima della fine settembre, invece, l’iter burocratico per il progetto del pozzo di Tanatari entrerà nel vivo, ed entro il 2023 i lavori dovranno essere assegnati, così da trasformare in realtà le linee guida di un’opera pubblica che porterà dei benefici nella vita di tante persone.

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