Scuola, San Vittore propone “Stati generali della formazione” per gli ITS

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SAN VITTORE OLONA – Riunire intorno allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati alla formazione delle giovani leve che subentreranno nel mondo del lavoro. È l’idea lanciata da Andrea Pessina, assessore ai Lavori pubblici del Comune di San Vittore Olona. Obiettivo: aprire nuovi ITS (da non confondere con gli ITIS), Istituti tecnici superiori capaci di formare le figure professionali richieste dalle aziende. Al tavolo, da convocare in prospettiva del prossimo anno scolastico, Pessina vorrebbe invitare rappresentanti di Regione, Comuni, istituti di istruzione superiore, università, Confindustria e Fondazioni del territorio.

Pessina: «Problema grave da affrontare con celerità»

sanvittoreolona its formazione statigenerali«Li chiamerei – spiega Pessina (nella foto a fianco) – “Stati generali della formazione professionalizzante”. Oggi, sulla base di quanto disposto dalla Regione, le Fondazioni hanno il monopolio tematico dei diversi ambiti formativi, dalla moda al turismo, passando per ogni sorta di specializzazione tecnica: ciò fa sì che vi sia un solo interlocutore per settore e che non vengano formati abbastanza ragazzi in grado di soddisfare le richieste di personale specializzato da parte delle aziende. Il problema, già di per sé grave, è destinato ad aggravarsi in seguito alla riforma pensionistica di “quota 100”, che libererà ulteriori posti non coperti dall’attuale sistema formativo». A detta di Pessina, le scuole lombarde formano figure che il mercato non richiede più di tanto, mentre il numero di diplomati con le qualifiche ricercate è largamente insufficiente.

«I fondi ci sono, ma come sono investiti oggi servono a poco»

La soluzione è rappresentata dagli ITS, che organizzano corsi teorici e pratici di specializzazione post diploma equivalenti ai primi due anni di formazione universitaria. Riguardano vari ambiti, in particolare le nuove tecnologie come la meccatronica, ma sempre a stretto contatto con le aziende partner, sfruttandone strutture e laboratori. In tutta la Lombardia oggi ne esistono appena 18, di cui 5 a Milano e provincia e 2 nel Varesotto. Pochi giorni fa Diego Rossetti, presidente di Confindustria Alto Milanese, ha annunciato l’intenzione di creare un istituto del genere; l’apertura di un ITS a Legnano è anche nel programma di alcuni candidati sindaci. «Occorre spostare i fondi strutturali europei – raccomanda Pessina – che ci sono nella formazione giusta e necessaria. In Europa, a dodici mesi dal conseguimento del diploma, l’82% degli studenti degli ITS trova lavoro, mentre la quota rimanente è rappresentata da quanti proseguono con gli studi universitari».

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