A Sesto si discute di cambiamento climatico con gli esperti del JRC di Ispra

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SESTO CALENDE – Cambiamento climatico, l’amministrazione chiama gli esperti del JRC di Ispra, il Joint Research Center della Commissione Europea che si occupa, tra le altre cose, anche di analizzare e studiare soluzioni sul tema, sempre più attuale, del “climate change”. Venerdì 15 novembre alle 21 in sala consiliare si terrà il secondo appuntamento del ciclo di incontri “Cambiamento climatico: crisi e soluzioni”: relatori Giacomo Grassi, team leader del JRC, e Serenella Sala, ricercatrice del JRC.

Oltre le divisioni

Dopo le polemiche in consiglio comunale sull’ambiente, che hanno esacerbato gli animi provocando un vero e proprio muro contro muro tra maggioranza e opposizione sulla proposta di istituire un tavolo per l’ambiente, ecco il secondo appuntamento con le serate sestesi a tema crisi climatica, organizzate dall’assessorato all’ambiente e dall’assessorato alla cultura del Comune di Sesto Calende in collaborazione con CrowdForest e Associazione ET. Il primo incontro del ciclo aveva riscosso un certo successo: il tema scelto, la transizione energetica, era stato trattato dagli ospiti Frank Raes e Gianluca Ruggieri. Venerdì 15 novembre è in programma la seconda serata di divulgazione sul tema della crisi climatica. Stavolta in sala ci saranno come relatori Giacomo Grassi e Serenella Sala del JRC di Ispra: a loro toccherà spiegare al pubblico presente i complicati rapporti tra il clima, le foreste e i nostri consumi. La serata si svolgerà in sala consiliare, con inizio alle ore 21. E, come nello scorso evento, al dibattito con gli esperti seguirà un piccolo rinfresco “eco-sostenibile” offerto a tutti i partecipanti.

Percepire l’urgenza del cambiamento

«Da 200 anni a questa parte il nostro pianeta viene sfruttato non più come un sistema aperto (la sua impostazione naturale) ma come sistema chiuso in cui vige la legge dell’entropia: tutto tende al disordine – la riflessione dell’associazione ET dopo il primo appuntamento della rassegna – in questo nuovo assetto, il cambiamento planetario avviene tramite una cascata di processi pericolosi: un esempio pratico, lo scioglimento dei ghiacci porta ad un cambio nella direzione dei venti che hanno come conseguenza l’estremizzazione delle temperature. Tutto ciò può essere fermato attraverso sì azioni individuali ma anche attraverso la pressione politica: mantenere vivissimo l’interesse per la questione, percepire l’urgenza di un cambiamento e diffonderla. Stiamo vivendo il cambiamento, ne facciamo parte e dobbiamo favorirne il processo partendo dalle nostre scelte quotidiane».

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