SESTO CALENDE – Una mensa progettata per un massimo di 375 alunni, che saranno divisi in due turni da 187 l’uno. Su questi dati si basa la realizzazione della nuova struttura che permetterà ai bimbi della scuola primaria Ungaretti a Sesto Calende di utilizzare spazi più ampi e comodi per consumare i pasti. Un intervento da circa 740mila euro, grazie ai fondi intercettati dal Comune in ambito Pnrr.
La nuova struttura
In attesa di dare il via ai lavori, la giunta svela le immagini del progetto. Si tratterà di un edificio «in posizione centrale rispetto all’area di pertinenza», si legge nella relazione tecnica. «Ed è allineato rispetto al fabbricato esistente». Anche la morfologia è «del tutto simile al corpo limitrofo: per dimensioni, caratteristiche e architettura. E si pone in stretta correlazione con quanto già edificato e con le preesistenze».
I vantaggi
La nuova struttura permetterà di costituire «un valore aggiunto a sostegno degli obiettivi educativi e didattici perseguiti dall’intero sistema educativo e di istruzione della scuola dell’obbligo (6-14 anni), con una possibile riorganizzazione dell’offerta dell’intero sistema dell’istituto comprensivo Ungaretti», recita il documento. Inoltre, la realizzazione di un nuovo edificio dedicato esclusivamente ai pasti dei bimbi è considerato «fondamentale». Questo a causa della «numerosità dei potenziali utenti – 375 bambini massimi – e della necessità di non sacrificare spazi riservati alla didattica». Oltre al «bisogno di avere maggiori aree da progettare come spazi di apprendimento». Senza dimenticare che «un nuovo e più ampio spazio mensa significa favorire la realizzazione di un polo scolastico dotato di adeguati e funzionali spazi didattici idonei ad accogliere bambini dai 6 ai 11 anni». E offrire loro «l’opportunità di condividere il momento della refezione con tutti i propri compagni. Un momento educativo di socializzazione fondamentale per la crescita di ogni persona e per giungere alla piena inclusione ed integrazione di tutti i cittadini della comunità di Sesto». La struttura rimarrà articolata su un unico livello al piano terra, «per permettere di seguire l’andamento naturale del terreno, la funzionalità dei percorsi, garantendo così le interrelazioni con l’edificio scolastico esistente».