Sì della Cassazione al referendum, il Vco si avvicina alla Lombardia

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VERBANIA – Il Vco, cioè la cosìddetta sponda grassa del lago Maggiore, vuole diventare lombardo. Con Milano come capoluogo, il Verbano Cusio Ossola si sentirebbe più protetto sotto diversi profili, a cominciare da quello delle tutele finanziarie fino, evidentemente, a quello sociale. Per dirla in in altro modo, non si tratta soltanto di una aspirazione geopolitica. C’è molto altro, ci sono i benefici economici di una regione tra le più importanti in Europa in campo produttivo e, quindi, della ricchezza collettiva. Non a caso i promotori dell’iniziativa di distacco dal Piemonte hanno coniato uno slogan inequivocabile: “diamoci un taglio”.
Le procedure per indire il referendum popolare che, nell’eventualità di una risposta affermativa, porterebbe parte del Piemonte in Lombardia sono cominciate da qualche tempo. In settimana è arrivato il via libera della Cassazione. Una decisione che spalanca la porta a insperate prospettive per i fautori della fusione del Vco con la “sponda magra” e, quindi, il Varesotto e la Lombardia.

Montani: un passo in avantivco montani cassazione

«E’ stato compiuto un altro significativo passo in avanti nel cammino che può portare il Vco ad accasarsi con la Lombardia». Così il senatore della Lega Enrico Montani, dopo che la Corte di Cassazione ha espresso parere positivo al quesito referendario, accettando di fatto la richiesta dei promotori dell’iniziativa e degli oltre 5 mila firmatari della petizione. A consegnare la documentazione a Roma erano stati, oltre allo stesso Montani, Valter Zanetta e Luigi Spadone, rispettivamente presidente e vice presidente del Comitato pro Lombardia
.«Il lavoro che abbiamo intrapreso – dichiara il senatore Montani – non si ferma certo qui. Avere ottenuto il “sì” della Cassazione era fondamentale per il proseguimento del cammino intrapreso. Abbiamo atteso con serenità il giudizio del supremo organo legislativo, sicuri di aver proceduto in questi mesi nel rispetto rigoroso dei paletti imposti dalla legge».
Come annunciato all’indomani del colloquio avvenuto giovedì 30 giugno scorso con i vertici della Regione Lombardia, Montani conferma di aver intenzione di chiedere al governatore del Piemonte Sergio Chiamparino un incontro per capire quali siano, per il futuro, le intenzioni della Regione nei confronti del Vco. «Soltanto dopo questo passo – afferma Montani – avremo in mano tutte le carte per operare la scelta migliore».

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