Sicurezza al pronto soccorso: subito un pulsante per segnalare le aggressioni

monti pronto soccorso

GALLARATE – Basta un pulsante. E’ la soluzione, la più facile e immediata, per cercare di tutelare medici e infermieri nei pronto soccorso. “Un pulsante rosso” spiega Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità del Pirellone, “collegato direttamente alla forze dell’ordine; in caso di necessità è sufficiente pigiarlo. Tempo di intervento stimato, poco più di un minuto”.
Monti, quest’oggi, sabato 26 gennaio, è in visita al pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate dove, nei giorni scorsi, si è verificato un vero e proprio assalto da parte dei famigliari di un ragazzo che, in attesa di essere visitato, ha raggiunto un piano alto del nosocomio e, gettandosi di sotto, si è tolto la vita. La reazione dei suoi parenti, che hanno poi denunciato l’ospedale per omissione di soccorso, è stata cruenta: vetri rotti, insulti, minacce e quant’altro nei confronti degli operatori sanitari presenti. Solo l’intervento di alcuni agenti della polizia di Stato, casualmente presenti in ospedale, ha evitato il peggio.

Intervenire subito

L’episodio ripropone la questione della sicurezza, al Sant’Antonio Abate come in tutti gli altri ospedali, negli ambulatori, nei presidi sanitari dell’intero Paese. Le aggressioni si ripetono purtroppo con frequenza. Trovare rimedi, alla luce di un contesto complicato sia sotto il profilo gestionale sia sociale, è un problema. A Gallarate, il direttore generale Eugenio Porfido ha subito previsto l’introduzione della videosorveglianza e il potenziamento delle guardie giurate in servizio. “Interventi più che opportuni” sottolinea Monti davanti a Roberto Gelmi, direttore medico del presidio gallaratese, Angelo Benevento, direttore del dipartimento chirurgico e Ivan Caico, direttore del dipartimento di emergenza/urgenza. Ha appena ascoltato il racconto di quanto accaduto, si informa sulle condizioni di coloro che hanno subito l’aggressione, mette in campo l’idea del pulsante d’emergenza, così come è in funzione nelle banche per lanciare l’allarme nell’eventualità di una rapina. “Non possiamo perdere tempo, in gioco c’è l’incolumità di medici e infermieri” avverte il rappresentante della Regione “Ne ho già parlato con l’assessore al Welfare Giulio Gallera, con il prefetto di Varese Eugenio Ricci e con il direttore generale dell’Asst della Valle Olona”.
Pulsante d’emergenza che, alcuni anni fa, era già stato installato a Varese. Un esperimento, a quanto pare, del quale si sono perdute le tracce. Perché?

I tanti problemi aperti

Durante la visita al pronto soccorso, il presidente della commissione Sanità si sofferma anche  sul contesto ospedaliero più in generale, sulla fuga dei medici, sulle liste d’attesa e sulle attese per essere visitati proprio nei pronto soccorso, sul rapporto coi medici di base,  sulla riforma sanitaria regionale che stenta ad entrare a regime, per finire attorno al progetto relativo all’ospedale unico che sarà realizzato tra Gallarate e Busto Arsizio. “Una struttura che, oltre a rilanciare la sanità nel territorio, aiuterà a risolvere molti dei problemi aperti” chiosa Monti.

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