Sicurezza sul lavoro, a Varese i sindacati chiedono la patente a punti per le imprese

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Il presidio di Cgil e Uil sotto la sede dell'Ispettorato del Lavoro di Varese

VARESE – La patente a punti per le imprese e l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro. Sono le due principali richieste avanzate dai sindacati in seguito all’ennesimo grave incidente accaduto nei giorni scorsi a Firenze, dove 5 operai hanno perso la vita mentre erano all’opera in un cantiere. Anche a Varese sono scesi in piazza oggi, 21 febbraio, Cgil e Uil, con una doppia iniziativa per dire basta a morti e infortuni (nel video qui sotto le voci dal presidio).


Manca la Cisl

Un’emergenza sempre attuale, un tema che ciclicamente viene posto all’attenzione delle istituzioni. Ma altrettanto ciclicamente si verificano episodi gravissimi come quello avvenuto nel capoluogo toscano. E così oggi in tutta Italia Cgil e Uil scioperano: ma quello che salta subito all’occhio è la mancanza della Cisl, che ha optato invece per assemblee nei luoghi di lavoro e la diffusione di un decalogo sul tema. Stupisce dunque che su un argomento così importante non sia stata raggiunta l’intesa per una mobilitazione unitaria. «Ci sono momenti dove le cose riescono più facilmente e meno facilmente – commenta la segreteria generale della Cgil di Varese Stefania Filetti – questo è uno dei momenti più difficili, però devo dire che in provincia di Varese sui temi importanti come la contrattazione territoriale e nei luoghi di lavoro e la sicurezza sul lavoro l’azione unitaria c’è e continuerà ad esserci».

Pochi ispettori

Il primo appuntamento promosso da Cgil e Uil si è svolto stamattina, mercoledì 21 febbraio, davanti all’Ispettorato del Lavoro in via Sanvito a Varese. Seconda iniziativa nel pomeriggio con un presidio davanti alla Prefettura con al termine un incontro tra le delegazioni sindacali e il prefetto Pasquariello (nella foto sotto). In contemporanea due ore di sciopero al termine di ogni turno per i lavoratori del settore metalmeccanico dei settori edile e metalmeccanico delle due sigle: tra le aziende coinvolte anche la Whirlpool di Cassinetta. Tra le questioni messe sul piatto dai sindacati il problema della scarsità d’organico dell’Ispettorato del Lavoro, che sul territorio da tempo chiede più risorse umane: meno di 20 gli ispettori che si devono occupare di controllare 60mila imprese sul territorio. «In provincia di Varese – ha sottolineato Stefania Filetti – stiamo facendo molto insieme alle istituzioni e alle associazioni dal lato della previdenza con percorsi di formazione, lezioni nelle scuole e sensibilizzazione sul tema delle sicurezza, ma ciò che manca è proprio il numero di ispezioni necessarie nei luoghi di lavoro. Gli ispettori sono troppo pochi per avere un’azione efficace, repressiva e sanzionatoria per chi continua a non rispettare le regole».


Patente a punti per le imprese

In quest’ottica si legge la richiesta che parte dai sindacati: «Abbiamo chiesto la patente a punti per le imprese. Bisogna iniziare a guardare in maniera concreta a come si comportano le imprese». Quindi il segretario generale della Uil di Varese Antonio Massafra: «Si sta pensando troppo al profitto e poco alla sicurezza delle persone. Siamo qui per ribadire che bisogna finirla con gli appalti al massimo ribasso e con gli appalti a cascata. Avevamo chiesto degli incontri al Governo su questa materia, l’ultimo ci è stato dato nel luglio 2023. Speriamo nel più breve tempo possibile ci possa essere un altro momento di confronto». Tra le altre richieste anche l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro.

Le ragioni dello sciopero

In un volantino sono state riassunte le ragioni dell’iniziativa. Cgil e Uil hanno deciso di scioperare:

  • Contro l’aggiudicazione delle opere al massimo ribasso, la liberalizzazione della catena degli appalti e dei subappalti che favorisce la presenza in cantiere di imprese non qualificate e strutturate che diventano cosi mere prestatrici di manodopera a basso costo
  • Contro chi da un lato fa propaganda anti immigrazione e dall’altro non fa nulla per combattere lo struttamento che genera lavoro nero e irregolare
  • Per un lavoro dignitoso, sicuro e correttamente retribuito con l’applicazione del giusto contratto nazionale
  • Per una corretta applicazione integrale del caontratto edile, compreso l’art.14 che prevede la comunicazione alle organizzazioni sindacali dei subappalti presenti in cantiere
  • Per il riconoscimento dell’aggravante di omicidio colposo sul lavoro e di un sistema che favorisca la qualificazione delle imprese come ad esempio la patente a punti che escluda dai cantieri imprese che tagliano sui costi della sicurezza e della manodopera
  • Per un sistema efficiente di ispezione e controllo da parte di tutti gli enti preposti che si occupano di sicurezza, per contrastare tutti quei fenomeni distorsivi del settore edile

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