La solidarietà per l’Ucraina continua a Varese con Comune, Aime e Provincia

VARESE – Alle tante mobilitazioni per la raccolta di beni di prima necessità a favore dell’Ucraina già lanciate nei giorni scorsi si aggiungono nuovi messaggi di solidarietà e iniziative concrete da parte delle istituzioni e delle realtà economiche del territorio. Il Comune di Varese aderisce a una mobilitazione nazionale, Aime lancia una raccolta tra i suoi soci e la Provincia esprime vicinanza al popolo ucraino.

Varese aderisce all’iniziativa di Anci

Il Comune di Varese ha aderito all’iniziativa di Anci accogliendo l’appello di Croce Rossa Italiana, Unicef e Unhcr per la campagna di raccolta fondi a sostegno della popolazione ucraina. «Varese ha già attivato una rete con le principali realtà del territorio impegnate nelle attività di accoglienza e solidarietà, mentre in settimana i primi due bambini in fuga dalla guerra sono stati accolti in una scuola della nostra città – dichiara il sindaco Davide Galimberti – ora la nostra amministrazione aderisce alla raccolta fondi lanciata dalle principali organizzazioni umanitarie per sostenere le migliaia di famiglie, con donne, bambini, anziani che fuggono dalla guerra e che hanno bisogno concreto di aiuto. È il modo più indicato per convogliare la spinta solidale che i varesini stanno già manifestando». Per contribuire e sostenere il lavoro umanitario che Croce Rossa Italiana, Unicef e Unhcr stanno svolgendo è possibile inviare un sms o fare una chiamata da rete fissa al numero 45525. I fondi raccolti saranno destinati a fornire alle famiglie ucraine protezione, rifugi, coperte, cure mediche, acqua potabile, kit per l’igiene personale e supporto psicologico.

Aime si rivolge agli associati

L’associazione di categoria Aime ha invece lanciato un appello ai suoi associati, invitandoli ad effettuare una donazione attraverso bonifico bancario con le seguenti coordinate. Beneficiario: Associazione della Croce Rossa Italiana ODV / Banca: Unicredit SPA, Agenzia Via Lata 4 – 00186 Roma / IBAN: IT93H0200803284000105889169B / Causale: EMERGENZA UCRAINA. Questo il messaggio inviato agli associati dal presidente Giuseppe Albertini:

Mai avremmo pensato a 77 anni di distanza dall’ultimo conflitto mondiale dover assistere ad una nuova guerra in Europa. La tirannia di Putin sta cercando di sottomettere con le armi un grande ed orgoglioso Paese, l’Ucraina, creando morte e distruzione in quei territori e tra quella popolazione e incredulità, sgomento e tristezza nel mondo intero.
Una guerra ingiustificata, senza senso, che colpisce come tutte le guerre soprattutto i più deboli: donne, bambini e persone inermi. A testimonianza dello spirito solidale che ha sempre contraddistinto il nostro operato ritengo doveroso far sentire concretamente al popolo Ucraino la vicinanza della nostra Associazione.
Mi rivolgo dunque a tutti voi chiedendovi di partecipare alla nostra raccolta di fondi destinati all’acquisto di materiale medico, di cura e di prima necessità da donare alla Croce Rossa Italiana che sta operando senza sosta in aiuto e soccorso alla popolazione ucraina.
Il mio appello alla partecipazione all’iniziativa fa seguito alle parole del nostro Presidente del Consiglio: “Noi non ci volteremo dall’altra parte!” Ed AIME non intende voltarsi dall’altra parte, per il futuro del popolo Ucraino, per il nostro futuro.
Grazie.

La vicinanza della Provincia

La Provincia di Varese ha invece diffuso oggi, 4 marzo, una nota di condanna alla guerra in corso e di vicinanza alla popolazione ucraina.

Il Consiglio Provinciale esprime la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dei bombardamenti delle città. Azioni avvenute in spregio ad ogni regola del Diritto Internazionale per sottomettere uno Stato Sovrano, minacciando la pace e la stabilità dell’Europa.
In tal senso, il Consiglio esprime pieno appoggio alle azioni del Governo italiano, degli Stati membri e delle Istituzioni dell’Unione Europea e auspica un immediato ritorno alle trattative diplomatiche perché, come ci testimonia il passato, “In guerra la verità è la prima vittima”.
Solo tornando ai tavoli della diplomazia sarà possibile applicare il Protocollo di Minsk e rispettare gli Accordi di Helsinki, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere.
Auspichiamo che si possa arrivare a un rapido” cessate il fuoco” e che prevalgano logiche di pace, garanzia del Diritto Internazionale e democrazia al fine di rendere possibile una serena convivenza dei popoli.
In provincia di Varese vivono molte persone di origine ucraina, consapevoli di quanto possa essere difficile, in questo momento, essere lontani dalla propria terra e dai propri affetti, a loro va tutta la nostra solidarietà, sostenuta dalla condanna morale e politica delle azioni di guerra.