Spunta un nuovo dosso a Somma, attriti in maggioranza: il Pd punge Piantanida

SOMMA LOMBARDO – Basta un dosso per creare tensioni in maggioranza. A Somma Lombardo, il consigliere Manolo Casagrande (Pd) punta i piedi: «Chi prende decisioni? L’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore competente? O la polizia locale, in base alle segnalazioni? Non ho mai avuto una risposta concreta». Dire di non essere d’accordo con la scelta di un dissuasore («l’ennesimo», questa volta in via Pastrengo) per contenere la velocità sulle strade ha più il sapore di una scusa: la questione, di fatto, è tutta politica. Tradotto: ci sono attriti con l’assessore ai Lavori Pubblici, Edoardo Piantanida Chiesa.

Scintille

Che la “colpa” sia dell’amministrazione comunale o della polizia locale non è poi rilevante. Tutto ciò che viene deciso in città passa (anche e necessariamente) da chi governa. Non può restare inosservato che dietro a una scelta tecnica – come posizionare un dosso su una strada – ci sia la volontà da parte di un esponente di maggioranza di farsi sentire. Inoltre, non è la prima volta che Casagrande punzecchia la maggioranza di cui fa parte. E in passato – anche il più recente – non ha lesinato critiche e osservazioni alla municipalizzata Spes. Come ha fatto, oltretutto, anche l’ex segretario dem Angelo Ruggeri in merito alle Fattorie Visconti. In genere, Casagrande sceglie i luoghi istituzionali per fare segnalazioni e richieste (come in consiglio comunale o in Commissione), ma questa volta si è affidato ai social: «Ennesimo dosso? Preferire altri modi per regolamentare il traffico? Inizio a non essere più d’accordo».

«Non è la soluzione migliore»

Poi, il commento a margine su «quello che mi fa arrabbiare». La domanda è: «Sui dossi è stata fatta una analisi dei flussi di traffico o delle velocità medie? O si è deciso di posare un dosso sulla base di sensazioni soggettive di qualche buon cittadino?». Oltre a chiedersi, non senza polemica, «chi prende decisioni e sulla base di cosa: ho cercato di capirlo più di una volta e non ho mai avuto una risposta concreta».
Nello specifico, la posizione è netta: «Chi mi conosce sa che ritengo i dossi lo strumento più sbagliato per gestire la velocità. Lo dico da sempre». Non solo: «Esistono soluzioni migliori, come gli autovelox fissi o mobili. Mentre se si tratta solo di aspetti legati alla percezione della velocità o del pericolo, si possono utilizzare altri sistemi come i micro-dossi in serie o le bande rumorose sull’asfalto». Fino all’affondo: «Piuttosto si sistemino i marciapiedi, che sono messi male. Oltre a mettere in sicurezza le ciclopedonali».

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