SOMMA LOMBARDO – «Un atteggiamento arrogante, superficiale e irriconoscente», dice Jimmy Pasin, ex capogruppo del Pd delegato all’Urbanistica con la giunta Brovelli. «Concordo», risponde Angelo Ruggeri, consigliere comunale dell’attuale maggioranza e tuttora segretario cittadino dem. Risvolti politici e molte – troppe – domande. Il futuro delle Fattorie Visconti a Somma Lombardo diventa lo spunto giusto per puntare il dito contro Spes. E a scagliarsi contro la municipalizzata del Comune è, a sorpresa, anche uno dei più influenti esponenti del centrosinistra, al governo della città da 6 anni. Basta dunque una semplice, inequivocabile ma pesantissima parola pronunciata sui social per far sorgere i dubbi: ci sono tensioni?
L’antefatto
Le domande potrebbero fioccare, declinate in diversi settori. Le voci ci sono. E sono tutte rivolte verso i rapporti tra il primo gruppo in città e la società municipalizzata. Che sembrano essere tutto tranne che stabili. Se poi il segretario di partito si schiera così apertamente contro le ultime dichiarazioni di Spes allora domandarselo è lecito: che succede?
Un passo indietro: di recente il Comitato Antiche Fattorie Visconti ha riacceso i riflettori sull’iter che dovrebbe finalmente dare il via alla messa in sicurezza della storica struttura in piazza D’Armi. Non senza evidenziare il dispiacere del mancato coinvolgimento dell’associazione, tanto da parte del Comune quanto da Spes. A mettere i puntini sulle i, proprio i vertici della società che gestisce – anche – le Fattorie. Confermando, intanto, di avere un progetto pronto, a cui manca solo un parere della Soprintendenza riguardo un’ala dell’edificio per partire. E mettendo in chiaro la posizione del Comitato in questo procedimento: «Includerlo non è un atto dovuto». E monta la polemica.
Il post
Da qui, il post di Pasin, in cui parla di «modestissimo parere», certo. Ma che non la manda a dire. Si tratta di «una caduta di stile che non mi sarei mai aspettato». E più specificatamente di «atteggiamento arrogante, superficiale e irriconoscente dell’impegno e dell’operato della “società civile”, che sempre si invoca in aiuto del bene pubblico». Insomma, una posizione palesemente schierata contro Spes. Sotto il post, un solo commento, quello di Ruggeri. Quel «concordo» che si mette in scia a una serie di voci, insistenti e ricorrenti, sui rapporti sempre più logori tra il Pd e Spes, oggi amministrata da Massimiliano Albini, espressione della parte moderata e centrista della maggioranza che si riconosce nella lista civica Somma al Centro del presidente del consiglio comunale Gerardo Locurcio e dell’assessore Edoardo Piantanida Chiesa (Lavori Pubblici).
Voci e segnali
Ma aldilà del chiacchiericcio, che ovviamente non legittima nulla, i segnali sono stati inviati a più riprese. Come ha fatto in aula il consigliere dem Manolo Casagrande, tra commenti sui bilanci della società e le più recenti richieste di renderli pubblici. Solo a marzo scorso, parlando della difficile situazione delle farmacie, proprio Casagrande aveva sottolineato l’esigenza di «un business plan aggiornato in tempi brevi, che contenga approcci moderni di gestione, utile fattore al controllo degli andamenti aziendali». Tra le righe, un messaggio della maggioranza. Un invito, già allora, non troppo celato a non rassegnarsi all’idea che la stagione d’oro di Spes fosse terminata con la gestione di Andrea Gambini.
Fattorie Visconti di Somma, Spes: «Includere il Comitato non è un atto dovuto»