Somma, accordo con Enel Sole da 175mila euro per il riscatto dell’illuminazione pubblica

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SOMMA LOMBARDO – Un accordo che vale 174.900 euro. La chiudono così il Comune di Somma Lombardo ed Enel Sole, che da anni trascinano la disputa – anche legale – sul riscatto della rete di illuminazione pubblica. Oltre che sui mancati pagamenti per la parte di manutenzione degli impianti, ritenuti troppo elevati. E quindi contestati dall’ente locale. È quanto emerso ieri, 5 aprile, in Commissione congiunta Bilancio Territorio.

Il riscatto dell’impianto

Nell’aprile del 2015 la rete è stata di fatto riscattata dal Comune, perché è un procedimento che non può essere impedito, per metterla di conseguenza a gara. Enel Sole ha quindi consegnato l’impianto di illuminazione ma senza trovare un accordo su un’indennità ritenuta equa e che mettesse entrambe le parti sulla stessa linea. Ne è nata una questione sui vari passaggi, che ha portato anche al Tribunale amministrativo regionale. Oggi la controversia sceglie la via più amichevole, con una stretta di mano che si declina in due punti principali. A partire proprio dal riscatto. A fronte degli iniziali 329mila euro – oltre al mancato profitto, secondo Enel Sole – l’accordo transattivo ha portato il Comune a impegnare 66mila euro, Iva compresa al 10%. E mettere finalmente un punto alla presa in carico della rete, oggi gestita da Consip.

Le manutenzioni

L’altro passaggio riguarda i costi della manutenzione. Un altro strascico decennale all’interno della disputa. Fin dal 2010 ci sono state contestazioni del Comune rispetto al valore del costo del canone, ritenuto troppo alto, per mantenere e gestire gli impianti che si sviluppano sul suolo pubblico. La diretta conseguenza è stato il mancato pagamento da parte dell’ente locale di queste spese. Oggi, il patto permette di tappare quel buco – che va da ottobre 2011 ad aprile 2017 – per un totale di 108.900 euro, compresa l’Iva al 21%. Un obiettivo, a fronte dei 344.504 euro pretesi da Enel Sole

Il risultato dell’accordo

Con il passaggio in Commissione e poi in consiglio comunale, si potrà mettere fine a una questione – senza che sia un giudice a decidere – che da anni il Comune si porta sulle spalle. Con un risultato che dopotutto permette alla giunta del sindaco Stefano Bellaria di chiudere un’altra partita aperta ereditata dai precedenti inquilini di Palazzo Viani Visconti. Ne usciranno con con una spesa complessiva di poco meno di 175mila euro, a fronte dei circa 600mila che inizialmente erano stati chiesti da Enel Sole. «A detta dei nostri legali, ma anche dei tecnici, questa era la migliore mediazione possibile», ha spiegato il primo cittadino. «Il valore dei riscatti va riconosciuto, cosi come quello delle manutenzioni. Le richieste iniziali era ritenute fuori standard, ma una quota a parte va data».

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